Da settembre 2021 al posto della storica pasticceria Provinciali c’è Giacomazzi. Dove la filosofia è “poco, ma fresco e buono, tutti i giorni”

PARMA. Dolcegiornale è andato in tour a Parma, capitale della food Valley italiana, città dal ricco patrimonio gastronomico e con un'industria alimentare capace di coniugare tradizione e innovazione. Due elementi che convivono anche nel settore della pasticceria, dove a insegne storiche corrispondono locali contemporanei.

Al posto della storica pasticceria Provinciali di Strada Cavour, a due passi dal Duomo, da inizio settembre c’è la pasticceria Giacomazzi. Nuova gestione, nuova insegna, nuovo look e nuovi servizi. Molte ricette, però, sono rimaste fedeli alla tradizione, sottolinea l’attuale proprietario Federico Giacomazzi, che in gioventù ha lavorato proprio da Provinciali. Il locale si affaccia sulla via con un piccolo dehors e la vetrina a una luce. Entriamo. Il vano d’ingresso è stretto e lungo, luminoso, scandito dalle antiche travi del soffitto e dal banco della pasticceria. Gli arredi sono classici, semplici; bianco, legno e cotto gli elementi essenziali del décor. «La nostra filosofia - dice Giacomazzi - è: poco, ma fresco e buono tutti i giorni». L’offerta è abbastanza classica: macarons, diversi tipi di bigné, i cannoncini che sono il fiore all’occhiello della casa, una piccola scelta di mignon, cannoli di ricotta, tartellette di frolla, qualche torta da forno, biscotteria secca, meringhe, specialità locali come la torta Duchessa di Parma, praline. L’offerta per la prima colazione comprende lievitati, fette di crostata al cioccolato, frolle. L’angolo del salato offre brioche farcite, panini e pizze. Fornita anche la vetrina delle torte. Sul fondo, due accoglienti salette, con diversi tavolini.

Flavia Fresia

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