Le testimonianze da cui prendere spunto per programmare l’evoluzione dell’attività nella ripartenza. La linea gluten free È buono uguale della famiglia Pepe

L'identità, il laboratorio, la vendita: sono tre elementi chiave su cui fondare la ripartenza e l'evoluzione dell'attività. Ne abbiamo parlato con i nostri esperti qui; oltre al loro parere abbiamo voluto dare voce alle testimonianze di professionisti del settore. Ne abbiamo parlato, per esempio, con Giuseppe Pepe, titolare di Pepe Mastro Dolciere a Sant'Egidio (Sa).

È buono uguale è il nuovo locale e la nuova linea di prodotti gluten free di Pepe Mastro Dolciere, che ha aperto a pochi metri dalla pasticceria storica un nuovo punto vendita, con laboratorio separato. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Pepe, che insieme al fratello Prisco ha affrontato un anno difficile per l’azienda di famiglia, dopo la perdita dell’altro fratello, Alfonso.

È il sogno di Alfonso che si realizza. In realtà era già tutto pronto quando lui se n’è andato; lo choc della perdita prima, la pandemia poi hanno messo tutto in stand-by. Abbiamo aperto l’11 febbraio, a un anno esatto dalla sua morte. Quel giorno c’era un sole bellissimo, siamo convinti che lo abbia mandato lui.

Un anno da incubo. Da cancellare, non lo possiamo nascondere. Avendo il bistrot, che si fonda sulla consumazione in presenza, c’è stato un calo di fatturato del 50%. Senza contare quasi 2 anni di affitto pagati a vuoto per il nuovo punto vendita, a fronte di un investimento importante per metterlo su, circa 300mila euro, perché era fondamentale avere il laboratorio separato. In compenso abbiamo avuto grandi soddisfazioni dalla campagna dei lievitati, sia a Natale che a Pasqua, e ottimi segnali dal senza glutine. Un esempio sono le prime “colombine” senza glutine: i primi 500 pezzi sono andati a ruba.

Negli ultimi 2 mesi cosa ha avuto più successo? Funzionano i prodotti da colazione all’italiana come i cornetti. Grande successo anche per le monoporzioni come il Sole di Pepe, realizzata con i limoni di Amalfi. Sono dolci che facciamo solo nel nuovo negozio, perché vogliamo che ci siano dei prodotti che facciano entrare nel locale gluten free anche chi non ha problemi di intolleranze.

E per l’e-commerce? Stiamo rimettendo mano a tutta la parte digital, ma vogliamo che È buono uguale abbia il suo canale dedicato, per evitare che un celiaco, per errore, possa acquistare un prodotto con glutine.

Alessandra Tibollo

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