Mulino, digitalizzazione e nuovi pdv dei panifici “amici”: i progetti di Forno Brisa & Friends per lo sviluppo, dopo il successo del crowdfunding

Perché fermarsi? Giusto spostare l'asticella più in alto ancora, non solo in termini di capitale raccolto, ma anche di progettualità, di visione. Hanno pensato questo i ragazzi di Forno Brisa, dopo aver lanciato una campagna di equity crowdfunding che ha raggiunto i 3,5 milioni, il cui successo ha imposto nuovo target: 4 milioni di euro.

Un progetto in comune con le altre realtà del pane 4.0

I panificatori bolognesi da anni applicano una logica di collaborazione molto intensa con altre realtà del mondo del pane 4.0: condividono valori, visione, progetti e presto anche un intreccio societario con Davide Longoni a Milano, Matteo Piffer di Panificio Moderno di Rovereto, Francesca Casci Ceccacci di Pandefra a Senigallia, Roberto Notarnicola di Mamm di Udine, Luigi Morsella del Mercato del Pane di Pescara. Assieme a questi partner il gruppo dei Brisa, con Pasquale Polito e Davide Sarti in testa, rilancia la raccolta di capitali per realizzare ulteriori progetti e velocizzare il percorso di crescita.

Con Mamacrowd, la più importante piattaforma italiana che permette di investire in start up e Pmi, i "Forno Brisa & Friends" hanno aperto una seconda campagna di raccolta fondi (ricordiamo che non si tratta di donazioni, ma di investimenti, dunque di piccoli investitori che entrano nel capitale dell'azienda) dopo quella del 2019-2020, che aveva permesso di far entrare 357 nuovi soci e di realizzare alcuni primi progetti di crescita. Il nuovo round ha raggiunto cifre record, con quasi mille soci e un investimento medio tra i 4 e i 5 mila euro a testa.

pagnotta longoni
Una pagnotta di grande formato nel laboratorio di Davide Longoni a Milano

I progetti: un mulino, nuovi pdv e digitalizzazione

Ha spiegato Pasquale Polito: «Questo progetto rappresenta l'evoluzione naturale della nostra collaborazione. Abbiamo scoperto il valore della condivisione per correre insieme, creando valore condiviso sulla base della comunanza di valori delle nostre realtà, seppur lontane territorialmente». Tutto è partito dall'idea di un mulino, dove macinare il grano coltivato nei terreni di proprietà, elemento che consentirebbe di completare la filiera. «Ma ci siamo subito resi conto, parlando con i nostri amici, che c'era in mente molto di più», ci dice Davide Logoni. «Un nuovo punto vendita di Pandefrà e uno di Mamm, la necessità di dare un'accelerata allo sviluppo digitale, con l'implementazione di un gestionale per tenere sotto controllo produzione, magazzino ed e-commerce con un software condiviso con gli altri panifici».

«Stiamo disegnando un unico gruppo con gli altri panifici», ci rivela Longoni, «che ci permetta di mantenere autonomia e rispettive realtà commerciali, ma al contempo di ottimizzare su altri aspetti come la gestione delle risorse umane, gli acquisti, la ricerca e sviluppo sul prodotto».

Nuove assunzioni: entrano in 15

Per realizzare il piano di sviluppo servono persone. Saranno 15 i nuovi assunti da Breaders (questo il nome della società dietro al marchio commerciale Forno Brisa) e si occuperanno di panificazione, accoglienza nei negozi, torrefazione del caffè, digital marketing e agricoltura. Seguiranno, come da tradizione per il forno bolognese, un percorso di formazione interno e si uniranno al team che oggi è composto da 45 ragazze e ragazzi con un’età media sotto i 30 anni.

Ernesto Brambilla

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