Il dolce tipico friulano rivive in un contesto di alta gamma nella boutique Dorbolò a Cividale del Friuli

CIVIDALE. La Gubana non è solo un dolce ma un pezzo di storia del Friuli: è la torta tipica delle valli del Natisone, tra la zona di Cividale e la Slovenia, e con la sua farcitura di noci, uvette e pinoli da 600 anni fa da ponte tra due Paesi e due tradizioni gastronomiche. Un dolce tanto particolare si merita un locale altrettanto particolare. Anzi, più di un locale: una boutique, elegante e preziosa, che rende omaggio alla tradizione con un concept di esposizione e vendita innovativo e fuori dagli schemi.

Progettato dallo studio di interior design Visual Display, il Dorbolò La Gubana Boutique, gestita dalle sorelle Jessica e Joelle Dorbolò, è il secondo punto vendita a marchio, nel centro di Cividale, e si presenta come una reinterpretazione in chiave moderna delle tradizionali pasticcerie mitteleuropee. Con un’ampia vetrata a tutt’altezza, questo shop luminoso e dalle finiture sontuose come quelle di una gioielleria si affaccia verso la strada lasciando gli interni completamente a vista. Spiegano i progettisti che «il nuovo concept è concepito come una scenografia teatrale che, con un intrigante effetto ottico di quinte sagomate, porta lo sguardo verso la parete di fondo, dominata dal bancone e dal grande logo in ottone».

Soluzioni architettoniche che amplificano visivamente gli spazi

Le pareti e il soffitto, infatti, sono intervallati da quinte a lamine sagomate che trasmettono la profondità allo spazio e, contemporaneamente, incorniciano il fondale, proprio come le quinte di un teatro. È una soluzione che movimenta lo spazio e dà un’immediata percezione di profondità. L’ingresso, vetrato, è particolare, con la vetrina dal taglio irregolare che crea un vano dove è stata posizionata la porta d’accesso, con una panca per addolcire l’attesa. Su un lato è stato ricavato un corner per il pane. Dorbolò, infatti, non è solo legato alla Gubana: il marchio esiste dagli anni ’30 e crea prodotti da forno di tutti i tipi. Superata questa postazione, due grandi teche espositive si susseguono in uno scintillio di ottone e pietra lucida fino ad arrivare al bancone centrale. Ed è proprio intorno a questi elementi che si distribuisce la clientela, la quale può scegliere i dolci direttamente dalle teche vetrate, come fossero gli scrigni di una gioielleria. Così paralleli, questi monolitici elementi enfatizzano lo slancio del locale verso l’interno, lasciando correre lo sguardo fino alla grande lettera D che campeggia sulla parete. Non ci sono spazi per la consumazione, ma, tra un setto e l’altro, sono ricavati scaffali espositivi, vani portaoggetti da scoprire e piccole ma comode alcove dove sedersi per gustare una fetta di torta e un caffè. «Obiettivo commerciale del cliente - spiegano i progettisti - era creare uno shop, mentre il concetto di bar/caffetteria doveva essere marginale e orientato soprattutto al take away. Mentre nella stagione calda sono previste sedute outdoor, all’interno le sedute sono minime, disegnate come panche perché si integravano molto bene nell’architettura del progetto, mantenendo un’armonia delle forme e senza risultare invasive». A illuminare lo spazio ci pensano luci gioiello, progettate su misura in ottone e vetro opalino, così da riprendere lo stile elegante e prezioso del resto del locale.

Dall’attesa all’assaggio: una customer experience diversa

Anziché organizzare un angolo consumazione con tavolini e sedute, all’interno di Dorbolò La Gubana Boutique i progettisti di Visual Display hanno preferito ritagliare una serie di panche sfruttando le nicchie create dalle quinte a lamine sagomate che scandiscono le pareti. Soluzione dettata da ragioni di spazio, ma non solo: così incassate nella nicchia le panche sembrano quasi scomparire, mimetizzandosi nella parete senza intaccare l’impronta del locale che, con la sua sfilata di teche espositive, vuole richiamare una gioielleria. Le panche con seduta e schienale imbottiti sono attrezzate con un tavolino in ottone e top di pietra agganciato alla panca che fa da piano d’appoggio. La stessa soluzione è stata utilizzata all’ingresso per la panca creata per i momenti di attesa. La grande vetrata che si affaccia su strada infatti non è continua, ma crea una nicchia da cui si accede al negozio attraverso una porta sempre vetrata. Questo spazio fa da filtro tra interno ed interno e accoglie una panca con un tavolino nello stesso stile dell’arredo interno.

Who’s who

Visual Display (Giulia Minozzi, Rune Ricciardelli, Chiara Endrigo, Giorgio Di Bernardo e il cane Anselmo) è azienda creativa specializzata nello sviluppo di progetti di space branding e interior design dedicati ai settori retail, hospitality, exhibit, workspace e, in alcuni casi speciali, dedicati anche a dimore o ville private. La mission di Visual Display non è solo progettare bellissimi interni, ma luoghi in cui le persone si sentano bene e godano appieno dello spazio che le circonda.

Barbara Delmiglio e Chiara Naldini

Camilla Bach

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here