Tocchi l’App sul cellulare, scegli, ordini e aspetti a casa: il gelato arriva davanti alla porta. È il mondo delle consegne a domicilio nel 2017, quello che vede protagonisti i big del settore food delivery da pochi anni attivi anche in Italia con pros

Tocchi l’App sul cellulare, scegli, ordini e aspetti a casa: il gelato arriva davanti alla porta. È il mondo delle consegne a domicilio nel 2017, quello che vede protagonisti i big del settore food delivery da pochi anni attivi anche in Italia con prospettive di crescita interessanti. Come interessante, per il cliente, è la comodità del servizio.

I vantaggi per i gestori di gelateria? In primo luogo essere presenti su una piattaforma digitale che “li fa trovare” facilmente; in secondo luogo poter “acquistare” da questi operatori un servizio di consegna a pacchetto chiuso, senza doversi avventurare su sentieri impervi che presentano ostacoli come investimento in software dedicato, assunzione di nuovo personale, riorganizzazione delle procedure in negozio, gestione degli ordini virtuali, assicurazione per i fattorini ecc. Pensano a tutto loro, i vari Foodora, Deliveroo, Just Eat, Uber Eats per citare i più grandi presenti in Italia.

Dall’inizio della stagione estiva 2017 il consumo di gelato a domicilio è aumentato del 46%, sia come dolce dopocena che come break durante la giornata. Il dato emerge dallo studio intitolato “Mappa del cibo a domicilio” elaborato da Just Eat. Durante l’anno il gelato si posiziona al decimo posto nella top ten dei cibi più ordinati dagli italiani, mentre nel periodo più caldo dell’anno, naturalmente, gli ordini crescono a ritmo sostenuto.

Il boom dei servizi on line food delivery è storia nota e rappresenta un’opportunità interessante anche per le gelaterie. Il volume d’affari delle consegne di pasti a domicilio in Italia, secondo l’Osservatorio realizzato da Icrios-Bocconi per Just Eat, supera i 50 milioni di euro di fatturato, ma il mercato potenziale è stimato in 1,77 miliardi di euro.

Just Eat, gigante danese nato nel 2001, è il più grande marketplace digitale per la ristorazione ed è presente in oltre 600 comuni in Italia. Ci sono due modi di diventare partner: la gelateria può essere presente sul sito ma è già organizzata per la consegna a domicilio e continua ad effettuarla in proprio, oppure può farsi fornire anche il servizio di consegna da Just Eat Delivery (che si appoggia a sua volta ad altri partner logistici). In entrambi i casi paga a Just Eat una commissione che oscilla tra il 13% e il 29% e viene negoziata di caso in caso.

Stando ai dati forniti dall’operatore, i suoi partner ottengono un incremento del fatturato che va dal 15% al 25%. Le consegne arrivano sempre a mezzo corriere, che si sposta in bicicletta o con motorini elettrici.

Foodora (società tedesca, nata nel 2014) e Deliveroo (inglese, di un anno più giovane) sono invece concentrati sulla fornitura del servizio di delivery. Entrambe le società consegnano alla gelateria partner un tablet con il software che gestisce gli ordini e indica i tempi di preparazione.

I loro rider (che si muovono nelle principali città italiane in bicicletta) sono dotati di zaini termici che permettono la conservazione del gelato. Sono le stesse Foodora e Deliveroo a incassare dal cliente, per poi girare alla gelateria partner l’incasso, decurtato delle percentuali pattuite e dei costi di consegna.

 

Testimonial | affari in crescita per Fatamorgana

Roma. Fatamorgana è una gelateria fondata da Maria Agnese Spagnuolo (nella foto) e diventata marchio in franchising con 8 negozi a Roma, approdato da agosto anche in California e in trattativa per espandersi in Spagna, Svizzera e Portogallo. «Usiamo questi servizi di delivery anche negli Stati Uniti e ne siamo molto soddisfatti», spiega Cesare Mancini, responsabile progetti di sviluppo.

Fatamorgana è partner di Foodora dalla primavera 2017, di Deliveroo da un anno. «La peculiarità di queste piattaforme è che selezionano partner di qualità - spiega Mancini-; per il nostro marchio essere sul loro marketplace digitale porta beneficio, perché ci colloca come gelateria artigianale prescelta. Senza contare la comodità del servizio: avevamo pensato a predisporre un portale proprietario per gestire da soli le consegne, ma serviva un investimento per il software, la gestione dei fattorini e delle assicurazioni... Insomma, meglio il loro pacchetto».

I numeri gli danno ragione: «Con Deliveroo c’è una crescita interessante, con Foodora è ancora presto per valutare ma il trend è positivo. Forniscono un tablet con il software che gestisce gli ordini, li notifica al commesso e dà i tempi di preparazione in relazione all’orario richiesto di consegna (consegniamo in 22-30 minuti dall’arrivo dell’ordine). Non abbiamo dovuto mettere una persona a gestire il servizio, bastano i commessi già presenti in gelateria. Il segreto sta nell’algoritmo che studia i movimenti dei fattorini sul territorio e ottimizza i tempi».

Fatamorgana ha scelto di offrire solo la consegna di vaschette pluriporzione: «Non abbiamo voluto offrire le coppette monoporzione per scelta, anche se altre gelaterie lo fanno. Noi con le vaschette di gelato consegniamo anche coppette vuote, palettine, coni e cialde perché il cliente possa porzionare a casa». Infine, i costi: gli operatori trattengono il costo di consegna più una percentuale sull’incasso frutto della negoziazione fatta con la gelateria. Fatamorgana punta a proseguire con i rapporti in essere: «Noi per ora siamo contenti con due, riteniamo ci convenga essere su entrambe le piattaforme», conclude Mancini.

 

Brambilla

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