Materiali tipici delle Dolomiti e forme moderne per la pasticceria Alverà di Cortina d’Ampezzo

 

Le vette delle Dolomiti fanno da ideale sfondo alla pasticceria Alverà di Cortina D’Ampezzo (Belluno), di cui è titolare Massimo Alverà, maestro pasticcere Ampi. Un locale che in più di cent’anni (dal 1914) è sempre stato un punto di riferimento, non solo della nota località turistica ma di tutto il territorio. E che tale è rimasto anche dopo il restyling, che ha inaugurato l’area bar-caffetteria e limitato la produzione di pane, dando maggiore spazio al laboratorio di pasticceria. Il progetto di Cierreesse, attraverso il recupero degli ex locali di servizio (magazzino e laboratorio), spostati al piano sottostante, ha ampliato lo spazio disponibile e ottimizzato la distribuzione attraverso un interior design contemporaneo che attinge alla tradizione, per far fronte alle nuove priorità di vendita. Carta bianca e condivisione da parte della committenza per la proposta di forme moderne utilizzando materiali della tradizione industriale o locale, che potessero riproporre il caldo tepore delle ambientazioni di montagna. Come il soffitto in massicce travi in larice, provenienti da vecchie case, malghe e fienili d’alta montagna, che funge da simbolo della forte identità alpina. O, ancora, la facciata principale verso il piccolo parterre, che conserva i connotati originali, a parte dal colore della struttura delle vetrine e dal ritocco del marchio.

Per Cortina, una pasticceria che è uno storico riferimento

La Regina delle Dolomiti non ha così perso uno dei suoi locali di riferimento, che anzi ha acquisto maggiore visibilità grazie all’ampliamento. È stata sufficiente una ridotta palette di colori e un ampio utilizzo di legno anche su imitazione (pavimenti in grès porcellanato a doghe) per ripristinare un’atmosfera famigliare e raccolta. Al grigio antracite delle vetrine appositamente riverniciate, delle strutture in ferro di alcuni arredi o alla tonalità tortora del pavimento e delle pareti è stato contrapposto il legno di castagno nella versione spazzolata del rivestimento di banconi e boiserie o in quella a effetto invecchiato tramite essiccatura del soffitto a travi (non portanti). Qui è concentrata l’impiantistica, fra cui quella dell’illuminazione a faretti neri d’ispirazione industriale. L’area pasticceria, con macchina da caffè e cassa, si trova davanti all’ingresso per sottolineare la svolta produttiva intrapresa dalla famiglia Alverà e pur estendendosi con diversi banchi sul fondo del locale non minimizza troppo l’area dedicata al pane e ai prodotti da forno. Questa zona, pur se di superficie ridotta dopo i lavori di ristrutturazione, è stata volutamente affacciata verso il cortile laterale in comunicazione diretta con la nuovissima veranda coperta adibita a sala da tè. I prodotti freschi così come quelli di tradizione fanno bella mostra nelle vetrine anche su strada. I prodotti confezionati sono allineati sugli esili espositori a più mensole vicini agli alti tavolini con sgabelli lungo la parete d’ingresso, in modo da facilitare i flussi fra le varie zone.

Nei nuovi banchi tutto è in bella vista

L’offerta diversificata della pasticceria Alverà e la volontà di valorizzarne la qualità e la vista (a 82 cm di altezza) ha dettato la scelta dei banchi Amc di Cierreesse per il punto vendita ampezzano: una serie di espositori personalizzabili nelle finiture ed ergonomici, costituiti da una vasca in vetroresina e da un sistema di refrigerazione a contatto, che permette di mantenere il prodotto a una temperatura costante di 4 °C, che può essere regolabile. L’assenza di ventilazione consente il mantenimento dei prodotti anche in condizioni climatiche estreme e in presenza di alti tassi di umidità. Una soluzione che combina in modo ottimale estetica, temperatura, igiene ed ergonomia.

Elena Bertero

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here