Addio al Maestro Vincenzo Santoro, fondatore di Pasticceria Martesana. Innovatore e custode della tradizione, lascia un’eredità unica nel panorama dolciario italiano

Addio al Maestro Vincenzo Santoro. Si è spento improvvisamente a 72 anni, nella notte tra il 10 e l'11 dicembre, il fondatore della storica Pasticceria Martesana di Milano. Figura di riferimento per l’arte dolciaria, Santoro ha dedicato la sua vita a creare dolci capaci di lasciare un segno indelebile nella pasticceria italiana.

Una vita dedicata alla pasticceria

Originario della Puglia, Vincenzo Santoro si era trasferito a Milano negli anni ’60, dove a soli 20 anni aprì la prima sede della Pasticceria Martesana in via Cagliero, nel quartiere Greco. Il nome del locale si ispirava al Naviglio Martesana, che scorre vicino quel locale, ma presto è diventato sinonimo di pasticceria d’eccellenza. La sua dedizione e la cura maniacale per ogni dettaglio, come il lievito madre che custodiva da oltre 50 anni da sempre alla base dei suoi panettoni, lo hanno portato a diventare un punto di riferimento nell’arte dolciaria italiana. Oggi, infatti, la Pasticceria Martesana conta altre 4 sedi a Milano e una a Como.

Tradizione e innovazione: il Panetùn de l’Enzo

Santoro è sempre stato un sostenitore della pasticceria che rispetta le radici ma non ha mai temuto di innovare. Un esempio perfetto della sua visione è il Panetùn de l’Enzo, una delle sue creazioni più rappresentative. Questo dolce, che unisce il Panettone tradizionale italiano e la Torta Sacher austriaca, è un omaggio all’incontro tra culture dolciarie. Inoltre è sempre stato un Maestro per i suoi ragazzi: dal laboratorio della Martesana è passato, tra gli altri, anche Davide Comaschi, diventato Campione del mondo di cioccolateria, e più recentemente Jacopo Zorzi, medaglia di bronzo alla Coppa del Mondo di Pasticceria 2023. Oggi l'eredità di Santoro è nelle mani di Domenico Di Clemente che, dall'estate 2020, lo aveva affiancato come executive pastry chef.

Enzo Santoro, Jacopo Zorzi e Domenico Di Clemente

Vincenzo Santoro, addio all'uomo oltre che al maestro

Santoro non era solo un grande artigiano, ma anche un uomo capace di guardare oltre il suo mestiere. Dopo l’emergenza Covid, in un’intervista rifletteva così: «Bisogna ripartire dall’uomo, dall’autostima e da una nuova consapevolezza che metta all’angolo l’egoismo dentro il quale la società ha navigato per troppo tempo. Dall’onestà che è un valore alla portata di tutti, dai sorrisi che non dobbiamo dimenticare e dalla consapevolezza che non siamo invulnerabili». Parole che riflettevano i valori che hanno guidato la sua vita e il suo lavoro: onestà, dedizione e la capacità di mettere sempre le persone al centro.

Un’eredità che vive

Vincenzo Santoro è stato membro dell’Associazione Pasticceri dell’Eccellenza Italiana (APEI) e prima dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, dove ha lasciato un’impronta indelebile come innovatore e custode della tradizione. La sua eredità continua attraverso le sue creazioni e la Pasticceria Martesana, che rimane un simbolo della sua visione e del suo impegno.

Mariella Caruso

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