Una capsule collection e un nuovo laboratorio celebrano il cammino de La Perla di Torino, storica realtà familiare dedicata al cioccolato e all’innovazione

Trent'anni, l'età della ragione, ma anche dell'eleganza. Questo è il traguardo tagliato da La Perla di Torino, nota firma del cioccolato torinese che dal 1992 ha reso famoso il tartufo di cioccolato nel mondo. Guardando indietro al percorso fatto, dalle origini ai risultati raggiunti, la famiglia Arzilli si prepara alle sfide del futuro, partendo da un'ambiziosa capsule collection.

I promotori del tartufo di cioccolato

La Perla di Torino nasce nel 1992 da Sergio Arzilli. Oggi è guidata da lui e sua figlia Valentina, subentrata nel 2006. Insieme, hanno portato il tartufo di cioccolato in tutto il globo, tra proposte tradizionali e varianti creative, grazie a ricette sempre nuove. Restano costanti gli ingredienti fondamentali: l’eccellenza della materia prima, la maestria delle persone che curano ogni dettaglio e i processi di innovazione e digitalizzazione in ottica di crescita e sostenibilità ambientale. Nel 2021 l'azienda ha registrato una crescita di fatturato del 25% rispetto al 2019.

Sergio e Valentina Arzilli
Sergio e Valentina Arzilli

«Quando ho cominciato a lavorare nel mondo del cioccolato - racconta Sergio Arzilli - ho sentito fin da subito l’esigenza di creare un prodotto a base di cioccolato che potesse distinguersi in una città, Torino, che già all’epoca era conosciuta come la capitale mondiale del cioccolato. Mi piaceva l’idea che chi veniva in visita da altre città d’Italia o del mondo trovasse nella mia creazione qualcosa che fosse in grado di stupire, di emozionare e che esteticamente richiamasse subito l’eleganza di questa città».

Una capsule collection celebrativa

Festeggiare trent’anni di attività significa guardare indietro a tutta la strada che si è fatta, ripartire dalle origini e celebrare il traguardo raggiunto con un omaggio alla tradizione da cui tutto è cominciato. È così che nasce la capsule collection di Nero e Bianco, due tartufi che esaltano il potere della semplicità: Nero è il tartufo dolce pralinato di cioccolato fondente, Bianco è il tartufo di cioccolato bianco con nocciole del Piemonte.

Ma tutto ciò non sarebbe stato possibile senza le prime due creazioni, La Perla Nera e La Perla Bianca. Entrambe hanno dato il via a una produzione che ha giocato moltissimo sulle sperimentazioni e rivisitazioni ardite. Tra queste, Tiramisù, Arachide Salata, Pistacchio e Lampone. Oggi, la gamma dei tartufi comprende 20 varianti, nate anche dalla ricerca su nuovi trend e analisi delle esigenze di clienti e buyer.

Nero e Bianco rivisitano sia la forma che la sostanza delle prime creazioni, grazie a una ricettazione aggiornata e un restyling grafico dall’appeal contemporaneo. La Mole, simbolo della città e fonte di ispirazione per Sergio Arzilli, rimane l’assoluta protagonista dei nuovi incarti, ma con un visual riletto in chiave moderna. I tartufi Nero e Bianco sono disponibili in diversi pack tra cui la confezione in metallo celebrativa creata apposta per l’occasione.

Progetti per il futuro

Dal 2017 La Perla di Torino ha deciso di spostare il proprio laboratorio in un ambiente luminoso e arioso situato sulle sponde del fiume Dora, ottimizzato per lavorare in conformità alle più stringenti normative di qualità, quali il Global Standard for Food Safety BRC. Questa certificazione garantisce il consumatore sulla sicurezza alimentare grazie a un controllo continuo dei flussi aziendali e alla tracciabilità sul prodotto finito. Il trasferimento ha portato con sé una riorganizzazione degli spazi, grazie all'utilizzo di materiali a basso impatto ambientale e macchinari di ultima generazione. Si è aggiunto un approccio attento alla sostenibilità con l’uso di energie 100% rinnovabili che ogni anno permettono di ridurre del 75% le emissioni di CO2.

Nel 2022 è stato rilevato uno spazio adiacente di 1.000 metri quadri, che sarà utilizzato come magazzino di stoccaggio e consentirà un efficientamento degli spazi esistenti, andando di pari passo con una riorganizzazione dei flussi di processo che porterà a una completa digitalizzazione dei processi operativi entro il 2025. Ma una sempre maggiore efficienza produttiva non soppianterà uno dei tratti distintivi della produzione di La Perla di Torino: infatti, ogni confezione continuerà ad essere realizzata a mano.

Stefania Leo

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