«Il pistacchio può essere ritenuto da molti un gusto banale, ma attraverso lo studio approfondito delle materie prime ho creato qualcosa di solo apparentemente semplice ma in realtà molto complesso». Ha avuto ragione Alessandro Crispini, artigiano dell

«Il pistacchio può essere ritenuto da molti un gusto banale, ma attraverso lo studio approfondito delle materie prime ho creato qualcosa di solo apparentemente semplice ma in realtà molto complesso». Ha avuto ragione Alessandro Crispini, artigiano della gelateria che porta il suo nome a Spoleto (Perugia): il suo "Pistacchio" ha trionfato alla Finale Mondiale di Gelato World Tour organizzata da Carpigiani Gelato University e Sigep – Italian Exhibition Group a Rimini. 

Crispini ha ottenuto il gusto vincitore dall'unione di tre qualità di pistacchio, due di Bronte e uno dell'agrigentino. «L'ho costruito dalla base, l'ho strutturato ed è diventato un gusto importante», dice il gelatiere a dolcegiornale.it. «Ho unito i tre tipi di pistacchio e ho eseguito un trattamento particolare: una tostatura lunga 24 ore, lentissima, in modo da far asciugare piano piano tutta l'acqua. Per ringraziare la Romagna, che ha ospitato la finale, ho inserito del fior di sale di Cervia. A differenza del sale marino dà il giusto tocco di salato senza risultare di troppo».

La giuria ha apprezzato la corposità di questo gelato, «e anche», aggiunge Crispini, «il livello di sapidità ottimale e il retrogusto che rimane in bocca per diversi minuti dopo la degustazione, il giusto tempo per apprezzare il sapore». Lo studio su questo pistacchio d'eccezione è iniziato lo scorso anno, nelle fasi di selezione regionale del concorso, e Crispini ha deciso di commercializzarlo nelle sue tre gelaterie a Spoleto, Terni e Foligno.

A stabilire la classifica finale dei 36 gusti in gara (provenienti da 19 Paesi) una giuria composta da 47 membri tra esperti di gelato, chef e giornalisti. Gli altri gelatieri saliti sul podio vengono dalla Germania e della Colombia. Ma in realtà il podio è per due terzi tricolore: Guido e Luca De Rocco, padre e figlio di origine italiana residenti in Germania, si sono aggiudicati il secondo posto con il gusto “Tributo alla Serenissima”, un sorbetto di uva fragola con noci caramellate dedicato al Veneto, loro terra d’origine. «L'ho assaggiato», dice il vincitore, «e devo dire che il sorbetto era spettacolare. Noi italiani abbiamo tanto da dire sul gelato, perché le nostre materie prime sono uniche e perché la nostra preparazione tecnica non teme rivali».

Il terzo posto è stato conquistato dal gusto “Amor-Acuyà” della gelatiera colombiana Daniela Lince Ledesma di Medellín. Un gusto esotico che le note dolci e aspre del frutto della passione, la panna e un cioccolato colombiano al 65%. In tre giorni Rimini ha accolto, per la finale di questa seconda edizione del concorso, 50 mila visitatori registrati e nel villaggio allestito lungo la passeggiata del Parco Federico Fellini sono stati prodotti 2500 chili di gelato in tre giorni.

Alessandro Crispini, vincitore del primo premio con il suo "Pistacchio"
Lancio del cappello per i finalisti di Gelato World Tour

 

 

Ernesto Brambilla

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