Fedeli alla tradizione o “ribelli”, i lievitisti italiani hanno sfoderato esecuzioni creative e, in alcuni casi, riesumato anche ricette storiche
I pandori artigianali sono i lievitati natalizi che appagano tutti coloro che non sopportano le cosiddette sospensioni, ma sono alla ricerca di creazioni uniche da mettere in tavola durante le feste. In un anno in cui nei concorsi dedicati ai panettoni i giurati hanno visto latitare uvetta e canditi, il pandoro sembra vivere un momento di vivacità e interesse da parte dei lievitisti. Ecco che, con piccole variazioni alla ricetta tradizionale, il pandoro si veste di innovazione mostrando tratti creativi pur rimanendo – quasi sempre – nella sua estetica tradizionale. Da Nord a Sud ecco i migliori prodotti artigianali da non perdere.
1Luigi Biasetto
Luigi Biasetto firma il PanMoro, una versione dark del lievitato più amato da chi non sopporta le sospensioni. Il 25% dell'impasto è fatto di cioccolato. Non manca la versione dorata tradizionale, ricca di tuorlo d'uovo, burro e vaniglia.
2Bonfissuto
Il pandoro Bonfissuto porta in tavola un lievitato dall’anima siciliana. Infatti, questo dolce da forno a lievitazione naturale viene accompagnato da una crema a base di pistacchi di Sicilia (raccolti nella zona dell’agrigentino), comodamente spalmabile con la sac a poche contenuta nella confezione. Il pandoro di Bonfissuto è venduto in formato da chilo.
3Cremeria Capolinea
Torna anche quest’anno il Pandoro di Cremeria Capolinea: farina, burro, uova e zucchero, una lunga lievitazione di 24 ore con lievito madre e un processo di produzione che si articola in cinque diverse fasi di lavorazione. In edizione limitata nel formato da 1kg.
4Sal De Riso
I dolci di Natale di Sal De Riso, Presidente dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, sono prodotti artigianali della tradizione, a volte rivisitati con un tocco creativo. Tra le proposte non manca il Pandoro, con la sua soffice pasta lievitata dal goloso e caratteristico profumo di vaniglia e sapore di burro.
5Denis Dianin
Denis Dianin firma “Un’idea di pandoro”, un lievitato soffice e dalla shelf life più lunga, realizzato in tre varianti: la prima con impasto al caffè e le altre tre con glasse di pistacchio, nocciola e cioccolato Valrhona Dulcey e Rocher.
6Marco e Matteo Flego
L'antenato del pandoro è il Nadalin. Marco e Matteo Flego della Pasticceria “boutique” Flego di Verona si fanno portavoce del dolce simbolo della città, realizzando l'antica ricetta a forma di stella a otto punte. La ricetta è semplice e rispettata nella sua tradizione: pasta lievitata, burro, uova, zucchero, lievito di birra, pinoli, mandorle, zucchero a velo, limone, vaniglia e sale.
7Antonio Follador
Da Forno Follador arriva Polvere di stelle, il pandoro personalizzabile con colore, profumo e un tocco di sapore in più. Merito degli zuccheri a velo in quattro varianti: Bianco Follador (dalle note speziate e di vaniglia), lampone, cioccolato e caffè. Per la preparazione del Pandoro Antonio Follador lavora il lievito madre da rinfresco che esalta il gusto naturale del lievitato e la sua fragranza, utilizza burro ottenuto da crema di latte (scelto per il suo profumo e perché regala all’impasto sofficità e scioglievolezza), una pasta aromatica preparata all’interno del suo laboratorio e la vaniglia Bourbon del Madagascar, tra le più pregiate al mondo. Oltre alla ricetta tradizionale Forno Follador propone anche L’Altro Pandoro. Si tratta di un omaggio al tiramisù, il dolce al cucchiaio più amato di tutti, incarnato nell'impasto. Morbido e goloso, prima del taglio questo lievitato va spolverizzato con un mix di cacao, zucchero a velo e latte in polvere.
8Fabrizio Galla
Per chi non ama il panettone, Fabrizio Galla mette in vetrina per la prima volta il suo pandoro. L’impasto rispetta la ricetta tradizionale, che prevede la presenza di lievito di birra, mescolato però al lievito madre. Lavorato con sei impasti a lievitazione lenta, viene venduto con zucchero a velo aromatizzato con vaniglia Madagascar.
9Paolo Griffa
Paolo Griffa firma il pandoro alle erbe di montagna. Il lievitato dalla classica forma a stella, semplice e con pochi ingredienti di qualità, è realizzato per garantire una fetta molto leggera nell’aspetto e in degustazione. Al morso, in ogni fetta sarà possibile percepire lo zucchero e le erbe aromatiche - camomilla e verbena - in dotazione, da spolverare sulla superficie.
10Infermentum
Infermentum firma il dolce Monte Nuvola. Per i creatori del brand è il posto del cuore, dove riprendono vita i ricordi di infanzia e i giochi spensierati. Liberamente ispirato al Pandoro, Il Monte Nuvola ha un impasto fine, leggero e reso incredibilmente soffice grazie alla lunghissima lavorazione di 42 ore. Gli ingredienti sono aggiunti a poco a poco, nel giusto ordine, con cura e amore. Al momento dell’assaggio va cosparso di zucchero a velo per assaporarlo al meglio.
11Dario Loison
Come ogni anno Dario Loison stupisce non solo con accostamenti nuovi incarnati in grandi lievitati, ma tirando fuori eleganza ed estetica anche nei suoi packaging. Al pandoro è dedicata la collezione Damasco, ispirata all'antica tecnica di tessitura. Realizzata da Sonia Pilla, art director di Sonia Design, questa è la diciassettesima edizione in numero limitato delle latte di Loison, che si vestono di fregi dorati in delicato rilievo. La collezione Damasco è l’unica collezione dedicata esclusivamente ai pandori artigianli, disponibili in quattro proposte da chilo: Caramello salato, Cioccolato, Classico, Zabaione.
12Lorenzetti
Tra le referenze natalizie della pasticceria Lorenzetti spiccano il Nadalin e il Pandoro. Quest'ultimo è realizzato con lievito naturale vivo e non con lievito di birra come vuole la tradizione. Risultato? Un prodotto di grande morbidezza, sviluppata anche grazie alle quasi 50 ore di lievitazione. È venduto solo in formato da chilo.
13Marchesi 1824
Ogni Natale dal laboratorio Marchesi 1824 arrivano tantissime proposte. Non mancano il pandoro tradizionale e quello decorato a mano con pasta di mandorle e ghiaccia reale. Disponibili solo su prenotazione.
14Iginio Massari Alta Pasticceria
Pandoro tradizionale, semplice e puro nei suoi ingredienti, frutto di una sapiente e laboriosa preparazione in grado di schiudere tutto il prezioso aroma della vaniglia. Il tocco finale è dato da un velo di zucchero impalpabile, cosparso come neve sulla superficie. C’è anche il calendario dell’avvento
15Vincenzo Pennestrì
Come ogni anno Vincenzo Pennestrì firma un’offerta di Natale molto corposa. Tra panettoni tradizionali arricchiti da ingredienti che omaggiano i vari territori gastronomici d'Italia e le versioni ripiene di gelato, il maestro pasticcere completa la sua offerta con il tradizionale pandoro soffice al burro, che ben si sposa con tutti i gusti di gelato alle creme Sottozero.
16Tommaso Perrucci
Il pandoro di Tommaso Perrucci di Bramo i Cioccolati (Cerignola, in provincia di Foggia) nasce per portare in tavola il profumo del Natale. Il maestro cioccolatiere e lievitista parte da due impasti con lunga lievitazione e arricchisce la ricetta con un'importante presenza di burro francese e l'aggiunta di polpa da bacca di vaniglia Madagascar, nonché pasta d'arancia e mandarino.
17Eustachio Sapone
Eustachio Sapone firma la sua idea di pandoro. Soffice e dorato, arriva in tavola sotto “mentite spoglie” con il nome Mond’Oro. Infatti, la forma è quella di un panettone per garantire un’umidità uniforme. Inoltre, alla ricetta tradizionale ha aggiunto molta più panna per dare maggiore freschezza al lievitato.
18Andrea Tortora
“Lo scoprire consiste nel vedere ciò che tutti hanno visto e nel pensare ciò che nessuno ha pensato”. Spiega così il suo pandoro da 800 grammi, Andrea Tortora. Anche qui solo farina, burro, zucchero e uova a cui si aggiungono le note di miele d'acacia e lo zucchero a velo che fa subito aria di casa e di infanzia. Il pandoro è venduto con una sac à poche colma di La Tortorella, una crema spalmabile alle nocciole del Piemonte, il tutto racchiuso in un'elegante scatola di latta.
Stefania Leo