Per il secondo anno consecutivo Guido Gobino mostra i traguardi raggiunti e gli obiettivi futuri.

Uguaglianza di genere, dignità del lavoro, consumo e produzione responsabile, attenzione e rispetto dei fornitori di materie prime, risparmio ed efficienza: sono questi i concetti chiave alla base del nuovo report di sostenibilità presentato dalla cioccolateria Guido Gobino. Segno che non solo le aziende, ma anche gli artigiani possono rendere pubblico, anche attraverso i numeri, il proprio impegno verso la sostenibilità sociale, economica e ambientale.

Cosa c'è nel bilancio di sostenibilità

L'azienda, che ha cinquant'anni di storia alle spalle, ha sempre puntato sulla ricerca delle migliori materie prime. Nella seconda edizione di questo report ha definito un percorso chiaro per rendicontare e migliorare le prestazioni relative all’anno precedente.

La Guido Gobino è partita dagli obiettivi prefissi nel primo bilancio, definendo i traguardi raggiunti, i lavori in corso e riorganizzando gli impegni per il futuro. Tutto nel segno della trasparenza dei dati. Il documento è stato adottato dall'azienda in modo volontario, per aderire agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, parte dell’Agenda 2030 dell'Onu.

Sostenibilità ambientale, ma anche sociale

Proprio come accade nelle grandi aziende, la Guido Gobino ha deciso di focalizzare la sua attenzione alla sostenibilità ambientale, ma anche sociale. Per questo, sono stati analizzati il rapporto diretto con i fornitori, le collaborazioni decennali coi produttori Piemontesi delle nocciole, la ricerca di progetti a lungo termine con i coltivatori del cacao, l’attenzione particolare per i collaboratori. Tutte queste relazioni si basano su rispetto, fiducia e affidabilità. L'ingresso di Pietro Gobino nell'azienda ha spinto l'acceleratore sulla nascita del team di sostenibilità.

Alcuni dati del report sostenibilità

Il bilancio di sostenibilità ha messo in evidenza gli effetti positivi di alcune scelte operate da Guido Gobino negli anni trascorso. Ad esempio, la scelta degli ingredienti rappresenta da sempre il primo passo per la produzione di un cioccolato di qualità attraverso la gestione della catena di fornitura. L’azienda predilige una filiera controllata e di prossimità, per l’88,5% di provenienza italiana.

In merito alle emissioni sono stati quantificati i gas clima-alteranti prodotti nel 2021, per un totale di 2218,8 tonnellate di CO₂ equivalente mentre dal sistema di monitoraggio energetico emerge che, ad esempio, il 98% dell'energia acquistata è green. Circa i materiali utilizzati, il 66% del packaging è composto da carta (di cui il 96% certificata FSC), il 10% da vetro e il 9% da plastica. Nel 2021 sono state impiegate 1,7 tonnellate di carta Tree Free, proveniente da colture rinnovabili quali cotone e bambù, sempre certificate FSC. Il capitale umano è costituito per il 94% da dipendenti assunti a tempo indeterminato e il 68,5% è rappresentato da donne (+6% rispetto all’anno precedente).

Gli obiettivi futuri di Guido Gobino

Il report di sostenibilità elenca anche gli obiettivi futuri che l'azienda si è prefissata. Si va dalla volontà di acquistare cacao e derivati 100% tracciabili all'impegno nel ridurre e neutralizzare le principali fonti di emissione. Inoltre, si punta a identificare un canale per la rivalorizzazione dei rifiuti, oltre al riciclo post consumo: oggi le bucce delle fave di cacao vengono ritirate e utilizzate da un’azienda agricola esterna che le impiega in agricoltura. Inoltre, l'impresa si è impegnata a progettare il recupero di vapore acqueo in esubero attualmente disperso in atmosfera e ad aumentare la percentuale di fornitori che presentano riferimenti a tematiche Environmental, Social and Governance (ESG).

Infine, sono previste ulteriori ore di formazione sulla sostenibilità per i dipendenti, nonché l'utilizzo di materiali sempre più rispettosi dell’ambiente, tra cui più plastica riciclata e più carta Tree Free. In più, si sta valutando l’installazione di pannelli fotovoltaici anche per la produzione di energia elettrica e il potenziamento della mobilità interna, incentivando i dipendenti a utilizzare mezzi di trasporto sostenibili.

«Questo documento rappresenta il risultato di ciò che siamo oggi e gli obiettivi a cui aspiriamo ma è soprattutto uno strumento per la valutazione del nostro operato in termini di sostenibilità e che continueremo a redigere nei prossimi anni – afferma Guido Gobino e prosegue – Abbiamo voluto migliorare la rendicontazione e l’analisi delle nostre performance sostenibili ridefinendo i nostri impegni futuri. Mi piace pensare di lavorare per realizzare i sogni delle generazioni passate senza pregiudicare quelli delle generazioni future».

Stefania Leo

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