Gli organizzatori della Tiramisù World Cup hanno testato una stampante 3D. Ecco come funziona il macchinario che può aiutare i pasticceri in laboratorio

Foodini è una interessante apparecchiatura tecnologica nel campo della stampa 3D dedicata al settore gastronomico. Creata dalla Natural Machines, a Barcellona, da Emilio Sepulveda (CEO di Natural Machines) e Lynette Kucsma, Co-founder & CMO, il macchinario lavora ricevendo ricette a distanza e realizzando una stampa tridimensionale. Per testarne le capacità l'azienda ha scelto la Tiramisù World Cup per preparare in 3D uno dei dessert più celebri al mondo.

NM Foodini in kitchen plating chocolate spiral

Come funziona Foodini

Foodini crea ricette gastronomiche a distanza, grazie a una stampante tridimensionale che, una volta ricevuti tutti gli ingredienti, realizza i piatti associati alle istruzioni ricevute via file. È possibile creare fino a quattro dessert contemporaneamente, scegliendo anche fino a due varianti e forme diverse nello stesso intervallo di produzione, che dura circa 15 minuti. La macchina non si limita solo a creare la ricetta, ma ne cura la guarnizione. L'obiettivo è quello di rendere più facile la customizzazione e la produzione programmata dei prodotti da pasticceria, senza sostituire il sapere dei professionisti. Foodini è dotato di ricette preimpostate, ma può ricevere anche istruzioni di preparazioni personalizzate ed è pensato per supportare il lavoro di chef, produttori, fornitori di servizi per la ristorazione, mense scolastiche, aziende impegnate nella salute e nutrizione.

«Il primo tiramisù realizzato da Foodini era più buono dell'80% dei prodotti assaggiati nei nostri viaggi in giro per il mondo – ha confessato Francesco Redi, organizzatore della competizione. «Per noi era importante confrontarci con questa avanzata tecnologia culinaria. I puristi potrebbero rimanere quantomeno “scettici” dinanzi a questa nuova esperienza, ma la realtà è che la stampa in 3D del cibo è solo un nuovo apparecchio in cucina».

Foodini all'opera nella cucina di un ristorante

L'intervista a Lynette Kucsma

Perché avete scelto di far testare Foodini alla Tiramisù World Cup?

Siamo entrati in contatto nel 2020. Non avevamo mai provato Foodini sul tiramisù. Sapendo quanto è popolare questo dessert nel mondo, abbiamo voluto testarlo su questa ricetta per renderne il funzionamento più facile, veloce e semplice da personalizzare. Abbiamo stampato pizza e pasta e abbiamo osservato che il risultato non cambia. È come quando dobbiamo preparare della salsa di pomodoro: useremo un coltello per tagliare gli ortaggi o potremmo usare una stampante 3D per farlo. Non cambierebbe il risultato: sarebbe pur sempre un sugo fatto in casa.

Quali sono state le più importanti difficoltà incontrate per la realizzazione della macchina fino a creare il tiramisù perfetto?

Ci sono state due difficoltà: quella del bilanciamento degli ingredienti e la stampa della crema. Abbiamo lavorato per restituire la giusta esperienza di texture e di degustazione. Il vantaggio più grande è che Foodini cancella la necessità di avere stampi diversi per realizzare lo stesso prodotto, ma in forme diverse.

Come potrebbe migliorare la vita dei pasticceri?

Dato che Foodini è un elettrodomestico e non un robot che sostituisce il pastry chef, può essere un valido aiuto nella personalizzazione dei prodotti, ma anche nel contenimento del food cost, limitando gli sprechi e rendendo possibile il print on demand dei propri dolci.

Stefania Leo

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