Basso contenuto calorico, tante fibre e proteine: LEC è il gelato in barattolo destinato alla Gdo ideato dagli ex patron di Grom con il pilota Ferrari di F1 Charles Leclerc
C'è un ritorno clamoroso nel mondo del gelato, ed è quello di Federico Grom e Guido Martinetti. C'è una new entry altrettanto clamorosa nel mondo del gelato, ed è l'ingresso - con piglio imprenditoriale - di Charles Leclerc, assieme al suo manager di lungo corso Nicholas Todt. I due fondatori di Grom - catena acquisita dal 2015 da Unilever e dalla quale oggi i due ex patron sono completamente "fuori" - assieme al pilota Ferrari hanno lanciato una linea di gelati in vasetto per la Gdo.

L'idea nata da un incontro tra Leclerc e Grom
LEC, questo il nome scelto per il nuovo brand di gelato presentato oggi a Milano. «Mi è sempre piaciuto, sin da bambino, quando guardavo i gran premi di Formula 1 in tv mangiando gelato sul divano, e sognando di partecipare alle gare», ha spiegato il pilota monegasco. «Un incontro casuale con Federico Grom, dovuto ad amicizie comuni, mi ha portato a parlare di un piccolo sogno: aprire una gelateria a Monte Carlo. Lui mi ha spronato a pensare più in grande».
Cinque gusti in barattolo da 460 ml
Il progetto è stato sviluppato negli ultimi due anni. Ora il gelato è pronto, in cinque gusti - vaniglia, cacao con pezzetti di cioccolato, arachide con variegato al caramello, caramello salato con fiocchi di caramello al cioccolato, variegato al pistacchio con crumble al pistacchio - disponibili nei punti vendita di Bennet, Borello, Despar Nord-Est, Esselunga, Iper La grande i, in formato barattolo da 460 ml a un prezzo consigliato di 4,99 euro.
La ricetta: meno grassi, più fibre e proteine
La firma sulla ricetta è quella di Guido Martinetti, che si è concentrato su un obiettivo: produrre un gelato goloso ma a ridotto contenuto calorico, lavorando in particolare sulla riduzione dei grassi. I gelati di LEC, infatti, hanno al massimo 399 Kcal per barattolo (460 ml). Il contenuto calorico massimo dei gelati a marchio LEC è di 150 Kcal/100 g, inferiore nella misura del 32% (con picchi del -41% per certi gusti) rispetto alla media di mercato dei gelati in vaschetta nella Gdo (che si attesta sulle 221 kcal/100g secondo le stime di Unione Italiana Food). Basso contenuto di grassi e zuccheri inferiori di almeno il 30%, fino al 50% in alcuni casi, rispetto alla media UIF dei gelati in vaschetta più venduti sul mercato italiano. Martinetti ha lavorato con edulcoranti come eritritolo e stevia.In più, elevato contenuto di fibre e proteine. «Da sportivo, per me la dieta equilibrata è una cosa molto importante nella mia vita - ha spiegato Leclerc. «Ma non è solo un valore da atleta avere attenzione a questo aspetto. Oggi è importantissimo per molte persone, e io volevo che questo valore si trasmettesse con il nostro gelato».
L'espansione: ambizioni internazionali
Le quote della società che gestisce il marchio LEC sono parimenti suddivise tra i quattro soci: Grom, Martinetti, Leclerc e Todt. Proprio a Nicholas Todt, figlio del leggendario team manager Ferrari negli anni d'oro dei mondiali di Michael Schumacher e manager sportivo affermato, è affidato il progetto di internazionalizzazione del brand. Anche la scelta dei gusti appena lanciati è frutto di una studio sulle potenzialità di questo gelato sui mercati esteri, oltre che su quello italiano. L'ambizione è di portare i gelati LEC anche oltre confine al più presto, a partire dalla Francia forse già da quest'anno. Per ora il gelato è "solo" in barattolo e solo per la Gdo, ma i quattro fondatori non escludono l'idea di gelaterie a marchio in futuro. «Tutto può accadere», ci hanno ripetuto Martinetti e Grom. «Mai avremmo pensato di ritrovarci insieme per un progetto sul gelato», hanno detto dichiarati i due ex patron di Grom. Ci voleva l'impulso di un giovane talento del motorsport per far ripartire la loro storia (quasi) da capo.
Ernesto Brambilla