Ab Rogers cura gli interni dello shop dolce del Connaught Hotel, dove le pareti rosa si fondono a packaging e arredi di lusso sobrio e british

Una pasticceria che è un omaggio a una Londra nostalgica e aristocratica, a quell’eleganza sobria tipicamente British, a un quartiere, Mayfair, che richiama residenze georgiane, negozi lussuosi e parchi ben ordinati. Tutto molto garbato, elegante e tranquillo: non sembra quasi di essere nel cuore pulsante della capitale più cool dell’Europa. Eppure è così, e lungo la facciata dell’hotel a 5 stelle The Connaught, parte del Maybourne Hotel Group, è stata aperta l’omonima pasticceria, con ingresso indipendente sulla maestosa Mount Street, a poche vetrine dall’italianissima Pasticceria Marchesi.

Progettata dallo studio inglese Ab Rogers Design con colori tenui e materiali delicati, questo piccolo gioiello rosa accoglie con discrezione, avvolge con delicatezza e seduce con la sua atmosfera rarefatta. Lo stile lussuoso della zona e, soprattutto, dell’hotel richiedevano anche per la pasticceria un’immagine adeguatamente raffinata. Senza strafare, però, senza posa o, peggio ancora, ostentazione.

Sfumature tenui nel locale garbato e molto british

Il risultato è un locale garbato, dalle sfumature tenui che, nonostante i pochi metri quadrati e l’essenzialità degli arredi, rende palpabile la sensazione di essere circondati dalla ricchezza. Ab Rogers Design, studio londinese nell’anima e nello stile, non è nuovo alla progettazione di spazi dalla “sobria opulenza”. E sa come ottenerla. In questo caso ha scelto materiali dalla texture sensuale, come il lucido marmo, la pelle per le sedute, il vetro soffiato per i lampadari, aggiungendo qua e là i riflessi old style delle finiture in ottone. Non solo, ma tutto qui è progettato artigianalmente, dalle pareti intonacate in gesso tirato a mano alle luci in vetro soffiato, al marmo lisciato manualmente. Non ci si è fermati alla scelta dei materiali, Ab Rogers ha usato qualche stratagemma anche per dare al locale quella atmosfera rarefatta e fuori dal mondo che lo rende tanto particolare, come ad esempio, il rivestimento in tessuto che tappezza il soffitto per isolare dal suono esterno e ottundere la percezione di voci e movimenti all’interno del locale.

Dilatare lo spazio con soluzioni semplici

Per mantenere questo clima di nido esclusivo e avvolgente gli spazi sono stati pensati per ospitare un numero limitato di clienti: varcata la soglia, infatti, ci trova davanti due sole file di tavoli, ben ordinate, schierate ai due lati del locale. Due panche corrono per tutta la lunghezza delle pareti, creando un senso di continuità visiva. Queste semplici soluzioni hanno l’effetto di dilatare lo spazio, creare un ampio passaggio centrale e ampliare la visuale grazie a una fila di specchi posizionati lungo la parete che “sdoppiano” visivamente le luci a sospensione e riflettono i mattoni rossi della Mount Street di fronte. Alle lunghe panche in pelle grigie corrispondono sedute a poltroncina, rosa come i pavimenti in marmo e le pareti.

Il bancone come un palcoscenico

Punto focale della pasticceria è il bancone, posizionato sul fondo come un palcoscenico. È un bancone monolitico in marmo bianco Fantastico per spiccare in mezzo a tanto rosa, dove fanno bella mostra di sé gli elaborati firmati dal talentuoso Executive Pastry Chef Nicolas Rouzaud. Sulla parete di fondo è stato posizionato un orologio scultura e, ai lati, due specchi a tutt’altezza che estendono la profondità del locale e ne riflettono la luminosità. Parte integrante del progetto anche le divise dello staff, con tanto di cappellino alla “lobby boy” da Grand Budapest Hotel di Andersoniana memoria.

Barbara Delmiglio

Archivio Rogers Design

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