Produrre dolci con le macchine di una volta, ma con la sensibilità di oggi verso l’ambiente e verso le persone. Non sembra facile nemmeno solo “a dirsi”, ma alla Pasticceria Filippi di Zanè (Vc) ci credono talmente tanto da aver conquistato la medaglia

Produrre dolci con le macchine di una volta, ma con la sensibilità di oggi verso l'ambiente e verso le persone. Non sembra facile nemmeno solo "a dirsi", ma alla Pasticceria Filippi di Zanè (Vc) ci credono talmente tanto da aver conquistato la medaglia d'oro per il loro impegno eco.

Operava già come Benefit Corporation

Si tratta del riconoscimento d'oro nella LEED Certification - Leadership in Energy and Environmental Design, programma di certificazione volontario sviluppato dalla U.S. Green Building Council (USGBC). La pasticceria lo ha ricevuto per il suo approccio ecologico nella ristrutturazione dell'edificio e nelle fasi della produzione dolciaria. Andrea Filippi aveva ci già spiegato (su Dolcegiornale num. 5 / 2018) come l'azienda di famiglia fosse orgogliosa di potersi definire una Benefit Corporation, riconoscimento che va alle imprese che operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, territorio e ambiente, attuando politiche attive per l'inclusione sociale delle categorie svantaggiate, la crescita professionale dei dipendenti (con aiuti concreti come il bonus nascite e le giornate delle prevenzione), la sostenibilità ambientale e l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili

Nuovo sito produttivo con attenzione ad aria e ambiente

Ora si aggiunge questa medaglia d'oro: «La ristrutturazione degli spazi messa in atto nell'ultimo anno», spiega Filippi, «ci ha permesso di garantire ai nostri clienti dei prodotti sempre più buoni, in tutti i sensi, e la conquista dell'oro nella LEED Certification ne è la conferma, soprattutto perché in Italia non sono molte le aziende che possono vantare questo tipo di riconoscimento». Sforzi che si trasmettono sulla produzione - 400 mila panettoni e circa 120 mila colombe ogni anno.

Il nastro deriva dal riciclo delle bottiglie di plastica

Come spiegato, non è solo una questione di certificatione energetica dei locali: «Un’azienda che innova deve guardare anche all’impatto che hanno i suoi processi sull’ambiente e sulle persone, non solo sul risultato economico», ci ha spiegato Filippi. «Stendiamo una relazione annuale sull’impatto di tutto il nostro operato e su tutte i nostri sforzi per la crescita e la formazione dei dipendenti. Prendiamo il nostro packaging: il nastro è prodotto con un filato speciale ottenuto dal riciclo di bottiglie in plastica, e la carta è certificata FSC».

Ernesto Brambilla

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