Efficienza energetica, riduzione della plastica e uso di materiali locali. Da Ivoire, pasticceria vietnamita a ispirazione francese

Ho Chi Minh City (Vietnam). 200 metri quadrati vicino all’Opera House, ovvero uno spazio in centro città abbastanza ampio per poter produrre pasticceria d’alta qualità, fare ricerca e sviluppo e continuare a detenere il podio di migliore boutique dolce della città di Ho Chi Minh. Ivoire rispecchia la chiara strategia della coppia Doan e Nigel e il progetto d’integrazione fra qualità, estetica e innovazione di T3 Architetture. La facciata principale è il manifesto di Ivoire e la matrice minimalista valorizza la ceramica del Vietnam del Nord realizzata in forme casuali nel colore avorio per conferire dinamicità ed eleganza al prospetto verso strada. Una sorta di inno all’utilizzo dei materiali e dell’artigianalità locale, la stessa che ha reso reso famosa la pasticceria di Ivoire. La grande vetrata d’ingresso inquadra il bancone dove sono esposti pasticcini e torte, oltre il quale si trova il laboratorio a vista. Un cannocchiale ottico che è valorizzato da un’illuminazione puntuale con un forte indice di luce rossa, per mettere in evidenza il colore dei prodotti oltre a suscitare un impatto positivo diretto sulle vendite. Tutto è curato nel minimo dettaglio, a sottolineare che qui la qualità è di casa, ad esempio la maniglia e la segnaletica della porta, così come l’insegna luminosa e il logo interno, sono state realizzate dai più famosi artigiani e artisti del Paese.

Forme architettoniche ispirate dal dolce

La forma morbida delle scale in terrazzo trae ispirazione dall’impasto della pasta frolla, così come “l’onda” della facciata e del soffitto. La scelta di materiali made in Vietnam rientra in una strategia di limitazione dell’inquinamento da trasporto e a favore dell’economia e del know-how locale. Di più. Tutto il progetto, grazie alla collaborazione dei committenti, è stato impostato sul principio di sostenibilità a partire dalla conservazione della struttura in calcestruzzo dell’edificio esistente, per ridurre l’emissione di carbonio nel processo di costruzione. E ancora, grande attenzione è stata riservata anche alla qualità dell’aria indoor evitando prodotti chimici, COV (Composti Organici Volatili) e plastica, se non quella riciclata per realizzare mobili su misura in collaborazione con Plastic People (700 i kg di plastica riciclati in questo progetto). Stessa attenzione nella scelta della tavolozza dei colori: bianco sporco per la facciata e il pavimento in terrazzo, nero per l’acciaio di alcune finiture e dei serramenti interni, legno massello dai toni caldi per offrire un ambiente più intimo (parapetto della scala e rifiniture perimetrali del controsoffitto), grigio per lo stucco su alcune pareti con tocchi in polvere di cacao per rimarcare la specificità del luogo.

Laboratorio su due livelli

Lo sviluppo su cinque piani ha permesso di sviluppare il laboratorio di pasticceria sui primi due livelli, dedicando i successivi alla zona consumazione e ai servizi. Le ampie finestre dagli spigoli arrotondati risultano arretrate rispetto al filo di facciata per creare una zona d’ombra perimetrale in color mattone. Le linee morbide dell’involucro vengono abbinate a quelle geometriche del bancone e di molti arredi, senza nulla togliere all’armonia dell’insieme, giocata su una spazialità il più possibile ampliata, date le esigue dimensioni in pianta.

L’intervista ai progettisti

Come è stato sviluppato da T3 Architetture il progetto Ivoire? La sfida principale è stata ottimizzare lo spazio di un edificio di modeste dimensioni e offrire due laboratori adatti alla pasticceria di alto livello (piano terra e primo piano) e uno spazio per accogliere i clienti (secondo piano) in un’atmosfera raffinata. Il terzo piano e il tetto sono dedicati alla zona ufficio e al personale.

Da cosa è stata influenzata la scelta del nome Ivoire? Doan, la talentuosa pasticcera, ha studiato pasticceria francese in una scuola di cucina in Australia, e con il compagno Nigel volevano per il loro spazio un elegante nome francese. In Asia è molto comune usare i nomi dei materiali e qualcosa attinente il più possibile alla naturalità della qualità. Ivoire Pastry Boutique trasmette un messaggio chiaro di appartenenza al segmento del lusso.

L’uso di materiali locali e sostenibili nella ristrutturazione rispecchia quello delle materie prime della pasticceria? Evidente è la connessione tra architettura/interior design e la tipologia di approccio delle preparazioni dolci. In questo progetto, entrambe le discipline utilizzano il più possibile materiali locali per potenziare la cultura dei prodotti vietnamiti e per risparmiare sull’uso dell’energia necessaria per il trasporto. Solo in caso di necessità per entrambe le discipline sono state importate dall’estero alcune attrezzature o materiali, come il legno proveniente da foreste FSC. La proposta di un’architettura minimalista contemporanea di stampo francese ma con una forte identità vietnamita rispecchia quella della produzione.

Quale il ruolo delle vetrate e la cura dei dettagli di design? Dettagli e facciata hanno un ruolo essenziale nel progetto e comunicano il messaggio di qualità alla base del mondo Ivoire. Il colore “avorio” mostra il lusso che sta dietro l’artigianato delle piastrelle di ceramica realizzate dal team di Yen Lam Pottery. Insieme alle grandi finestre, che consentono un abbondante afflusso di luce naturale all’interno e il collegamento visivo con la strada e la natura, completano l’immagine di eleganza e forte identità della facciata. I piccoli dettagli contano quanto quelli dei dolci di Doan.

Who’s who

Charles e Teresa Gallavardin insieme a Thang Le Manh Hoang e Dominique Desmet fondano la società di design internazionale T3 Architecture Asia con sede a Ho Chi Minh City (Vietnam) e a Phnom Penh (Cambogia). Un team di progettazione multidisciplinare che spazia nei settori dell’architettura, interior design, ristrutturazione e paesaggistica con una forte impronta sostenibile e campo d’azione nel Sud-Est asiatico, in particolare nel Myanmar e Cambogia. Tutti i progetti sono improntati su scelte che puntano alla qualità, all’efficienza energetica e al contenimento dei costi di costruzione in un’ottica di salvaguardia dell’ambiente.

Elena Bertero

Hervé Gouband per Alisa Production

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