Lo studio MG2Architetture firma il nuovo punto vendita del pasticcere torinese Fabrizio Racca, ispirandosi alle stesse creazioni del pastry chef

TORINO. Quello che colpisce di più di questo punto vendita dolce torinese è la chiarezza di intenti e del sistema espositivo. Non è un caso che sia la pasticceria di Fabrizio Racca, la cui carriera professionale inizia con un corso in Design del prodotto al Politecnico di Torino. Il legame fra cibo, in questo caso i dolci, e il design è evidente nel suo modo di lavorare e non poteva che riflettersi nell’interior design del suo secondo locale in via San Marino, affidato a Quattrolinee, brand di MG2Architetture, in partnership con Casa delle Lampadine per il light design. Un progetto tutto torinese dedicato all’arte del dessert e della pasticceria moderna, che mette al centro il cliente per offrirgli un’esperienza non solo di gusto, ma anche emozionale.

Le linee degli arredi ispirati al design dei dolci

Le geometrie si rifanno ai dessert e il gusto prende forma in uno spazio di soli 50 metri quadrati - comprensivo di area vendita, dispensa, cella frigo e servizi igienici per il personale - che ha il suo cuore pulsante nel grande bancone in marmo bianco di Carrara. Essenza e forme elementari sono i principi generatori del progetto, che traggono ispirazione dalla lettura critica delle creazioni della pasticceria. Quadrati e cerchi dialogano con la materia, diventando linguaggio visivo dall’allure metafisico. Le forme pure e le cromie delicate vengono accostate a materiali classici, interpretati in modo contemporaneo. La scelta di materiali naturali (marmo, legno, carta da parati e ottone) e l’ampio utilizzo di finiture che ne sottolineano le intrinseche caratteristiche mettono in evidenza quanto sia stata accurata la ricerca, finalizzata alla valorizzazione del contenitore e del contenuto. Colori, superfici e punti luce creano uno spazio dettagliato che corrisponde all’immagine dei prodotti di Fabrizio Racca, valorizzati dall’esposizione nelle vetrine rivolte verso il portico.

Azzurro, beige e color oro sono calibrati per dilatare lo spazio nelle tre dimensioni, senza mai distogliere l’attenzione dai dolci sul bancone (5,5x1,15 metri) che integra drop in e cassa e occupa tutta l’estensione in lunghezza fronte vetrine. Tutte le soluzioni d’arredo, come i grandi archi alle pareti, sono concepite sia come cornici decorative sia come elementi funzionali all’esposizione e al confezionamento. L’essenza della pasticceria, per colori e forme, rimanda al pavimento in resina color crema, alle superfici in marmo bianco di Carrara e legno di noce Canaletto, ai dettagli in bacchettato delle parti curve. Il sistema di illuminazione, che riprende i dettagli in ottone dei grandi archi, riflette la luce sulle superfici laccate e trasparenti senza alterare l’equilibrio cromatico delle texture delle pareti.

L’intervista ai progettisti

Il progetto denota uno studio attento dei materiali. Quali sono le motivazioni della scelta? Il progetto vuole rappresentare non solo il prodotto ben disegnato e accurato con cui Fabrizio Racca si è distinto nel panorama della pasticceria torinese, ma anche lo spazio che lo contiene: elegante, dalle forme geometriche ben definite e con una grande cura per il dettaglio.

La ragione per cui l’intero spazio è impostato su colori chiari? Perché trae ispirazione dal mondo della produzione dolciaria di Fabrizio Racca e dalla necessità di dare respiro a uno spazio dalle dimensioni contenute. Il pavimento in resina e le pareti sono stati definiti sulle tonalità del crema, il color carta da zucchero negli sfondati, l’ottone negli elementi di arredo.

L’importanza dell’illuminazione è evidente nel progetto. Ci siamo avvalsi della consulenza di Casa delle Lampadine per definire le soluzioni di illuminazione a soffitto e parete. A soffitto abbiamo progettato una struttura tecnica ma decorativa, che attraversa lo spazio nella sua interezza e tramite appositi faretti illumina in modo puntuale gli elementi d’arredo. A parete le applique di Flos, IC Lights riprendono gli elementi stondati nei banconi o i grandi archi parete.

Anche il rapporto con la committenza risulta fondamentale. Abbiamo avuto un rapporto molto collaborativo. Racca è abituato a rapportarsi quotidianamente col tema del progetto, della ricerca delle forme e del dettaglio, come si può evincere dalle sue creazioni dolci. Fabrizio ha accolto con interesse le nostre proposte progettuali e insieme abbiamo definito il progetto in ogni suo aspetto.

È la prima volta che progettate una pasticceria? Su quali presupposti costruite questo tipo di progetto? Abbiamo seguito altri interventi nell’ambito della produzione e vendita dolciaria, tra cui la Gelateria Marchetti, sempre a Torino. Nel caso del locale di via San Marino il progetto si sviluppa sulle due grandi pareti attrezzate disegnate intorno ai due banconi. Il bancone frontale in marmo di Carrara è studiato per esporre i prodotti dolciari di Fabrizio Racca, un monolite marmoreo posto frontalmente all’ingresso del locale. Il bancone laterale, più caldo, in noce canaletto bacchettato, è adibito alla finitura.

Elena Bertero

Pepe fotografia

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