A Hong Kong, il nuovo laboratorio dello chef Jason Luk uno spazio immerso con colori e texture che stimolano i sensi

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Un salto nel postmoderno per assaggiare dessert futuristici, magari seduti su sgabelli iper-tecnologici dietro a quinte fluorescenti. Entrare all’ Eat Darling Eat è come varcare una soglia spazio-temporale per ritrovarsi in uno luogo di sperimentazione estetica e gastronomica: è un laboratorio di dolci che mira a una nuova e audace interpretazione dei dessert tradizionali cinesi ma con ingredienti e sapori da tutto il mondo. Il nuovo spazio a firma dello chef  Jason Luk si inserisce nel griffatissimo Fashion Walk, tra le insegne luminose, il saliscendi delle scale mobili e lo scintillio delle vetrine così sfacciatamente eleganti.  «Volevamo creare un ambiente provocatorio che rispecchiasse i nostri dessert fantasiosi e creativi» - spiega Nelson Chow fondatore dello studio NC Design & Architecture Un laboratorio di dolci postmoderno offre lo sfondo perfetto. «Sono moltissimi, infatti, i richiami a questo movimento della metà degli anni ’70 a partire dalle forme, dai materiali e, soprattutto, dai colori».

Tutto il locale a vista

Il locale di quasi 400 mq è disposto su due livelli con un piccolo gap risolto con una scala di pochi gradini. Tutto, quindi, è praticamente a vista e, varcando l’ingresso, lo sguardo  può abbracciare quasi tutto il locale. A fare da separazione solo una lunga quinta semitrasparente gialla, che accende di riverberi le pareti. Ma partiamo dall’entrata, dove una pavimentazione in cemento e un soffitto con luci spot e impianti a vista dà quasi l’idea di un ambiente dal look industriale. Ma è l’impressione solo di un attimo, perché flash di colori e riflessi fluo fanno subito capolino da ogni arredo e da ogni parete. Da qui in poi lo spazio è un susseguirsi di sorprese.«Celebriamo l'arte della preparazione dei dolci, utilizzando colori provocanti e texture che stimolano i sensi visivi degli ospiti. Il design trae ispirazione dalla natura sperimentale e creativa dell'era postmoderna incorporando elementi che sono giocosi, decorativi e stravaganti e utilizzando forme che sfidano gli stili più convenzionali».

Bancone monolitico, intarsi coloratissimi

Il bancone per le ordinazioni e l’asporto, posto proprio davanti all’ingresso, è un monolitico pezzo unico, reso però visivamente movimentato dagli intarsi colorati. Accanto, per le consumazioni veloci, si allunga un top con una serie di sgabelli ben allineati. In questo modo si risponde alle esigenze dei clienti più frettolosi che si concedono un dolce tra uno shopping e l’altro. Alle spalle del bancone c’è un’apertura vetrata con il laboratorio di cucina, a vista ma “filtrata” dalla tinta gialla del vetro, la stessa soluzione ripresa per creare una divisione tra le due sale di altezza diversa. Le pareti e i soffitti alternano il grigio con il rosa confetto e, nelle sale al piano superiore, due angoli sono smussati e avvolgenti, con maxi-disegni colorati impressi sulle superfici per giocare con l’idea delle illusioni ottiche. Il risultato è un'estetica di design che risulta completamente e straordinariamente immersiva.

Barbara Delmiglio e Chiara Naldini

Nic Gaunt

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