Come festeggiare il bicentenario della sua fondazione, si saranno detti quelli di Cova? Ovvio, continuando a guardare al mondo, ma sempre con carattere meneghino.E cosi la storica pasticceria milanese del gruppo LVMH, ha festeggiato l’importante tragua

Come festeggiare il bicentenario della sua fondazione, si saranno detti quelli di Cova? Ovvio, continuando a guardare al mondo, ma sempre con carattere meneghino.E cosi la storica pasticceria milanese del gruppo LVMH, ha festeggiato l’importante traguardo concedendosi il “lusso” di aprire il suo primo cafè in Europa. Lo ha fatto nel cuore di Montecarlo, in partnership con l’imprenditore Flavio Briatore, al numero 19 della centralissima Boulevard des Moulins, con due grandi vetrine e una facciata in bugnato, tipico motivo neoclassico milanese.Lo spirito internazionale di Cova ha radici lontane. È del 1994 l’inaugurazione del primo locale a Hong Kong, seguita poi da aperture in Giappone, in Cina e a Taiwan. Tutte, naturalmente, marchiate da un radicato fil rouge: un imprinting indelebile che rende lampante la corrispondenza diretta con la casa madre di via Montenapoleone.

È così anche per il nuovo locale di Montecarlo (aperto dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20) che, attraverso un’accurata selezione di colori, materiali e luci, riesce a rievocare in chiave contemporanea l’atmosfera che dal 1817 rende inimitabile lo stile Cova.Gli oltre 200 mq ospitano fino a 60 persone e sono caratterizzati da un elegante pavimento in parquet lucido scuro e da preziosi chandelier, disegnati in esclusiva per lo spazio di Montecarlo. Il bancone del bar e le vetrine della pasticceria riprendono fedelmente lo stile del Cova a Milano e accolgono gli ospiti all’ingresso, mentre la sala ristorante è appartata ed elegantemente arricchita da specchi e quadri. L’insieme è completato da un dehors di circa 50 mq, coperto da una tenda blu e rifinito da componenti metalliche in ottone brunito.

L’offerta è quella che ha reso famosa Cova: piccola pasticceria, praline al cioccolato, torte classiche, con la sacher quale best seller, e soprattutto il panettone, avvolto in carta dorata rifinita da nastri in raso e disponibile tutto l’anno.E, a un paio di mesi dall’apertura, i clienti monegaschi hanno già dimostrato di apprezzare.

Alessandro Ricci

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