L’imprenditrice e foodblogger Chiara Caruso La pasticcera Alessandra D’Amato La blogger e social manager Fedora D’Orazio Un grande salto, da blogger a gestore di una caffetteria con cucina. L’avventura di Chiara Caruso si chiama Café

Un grande salto, da blogger a gestore di una caffetteria con cucina. L’avventura di Chiara Caruso si chiama Café Merenda - dolci e cucina", locale in zona Marconi a Roma, dove si può andare a tutte le ore: per una colazione a base di lievitati e caffè; per una pausa veloce fra insalate, bagel, tramezzini e panini; per una merenda coi pasticcini o pane burro e marmellata; per un divertente aperitivo pre-cena.

Chiara Caruso, blogger culinaria di successo ("Cucinando con mia sorella" è il suo blog) fa parte del gruppo iFood e ha accumulato esperienza con l’apertura di una gelateria della fortunata catena romana V-Ice, sempre in zona Marconi.

Siciliana d’origine (Palermo) e romana d’adozione, è passata dal cibo cucinato in casa e fotografato, a quello proposto al grande pubblico. Non senza l’aiuto di una pasticcera, Alessandra D’Amato, e non senza intoppi, fra beghe burocratiche e socie che ti lasciano improvvisamente a piedi.

A curare la consulenza iniziale è stato il pasticcere Armando Palmieri che ha inserito in squadra la D’Amato e che si è rivelato un innesto fondamentale per rendere realizzabili e vendibili le intuizione di una blogger più abituata al fattore estetico.

Ed ecco quindi il compromesso ideale, fra dolci cliccatissimi come cheesecake, crostate e lievitati a regola d’arte, fra panificazione home made (ottimi i bagel) e vezzi come la merenda pane-burro-e-marmellata, in cui tutto, compreso il burro, viene fatto in laboratorio, con un tocco siciliano come le brioche con gelato e le granite.

Tutto questo non è stato però facile da realizzare. Nonostante il supporto del marito commercialista, Caruso ha dovuto superare diversi intoppi e rimandare di mesi l’apertura. La prima incongruenza è l’accesso ai fondi per l’imprenditoria femminile: «Ci vuole un contratto d’affitto registrato e se io sto chiedendo un prestito - precisa Chiara Caruso - non ha senso che mi si chieda prima di individuare il locale. Così per mesi ho avuto solo un mazzo di chiavi senza poter fare nulla».

Anche l’accesso a questi prestiti (da restituire e non a fondo perduto) non è stato semplice e ha comportato dribbling con società di consulenza che chiedevano percentuali. Quando finalmente il prestito è stato erogato, Caruso si è rivolta a uno studio d’architetti milanesi affinchè realizzassero in uno spazio contenuto (65 mq) un locale differente e accogliente che fornisse una "sensazione casa".

Pochi posti a sedere (12-14 all’interno e 9 esterni), collocati uno accanto all’altro. Come afferma Caruso: «Non solo per un motivo di spazio, ma anche perché credo nel valore della socializzazione a tavola; non a caso qui sono nate alcune belle storie d’amore».

Un particolare successo all’ora di pranzo, ma anche all’ora della merenda, che attira romani da ogni parte della città per un’offerta che è un unicum. Al di là della clientela superlocal, il locale attira clienti da ogni parte della città con ordinazioni catering, torte e dolci per feste e ricevimenti. A questo si aggiunge l’assidua presenza di Café Merenda nelle manifestazioni food romane. Ed è proprio la buona reputazione di Chiara Caruso e di Café Merenda, trainata anche dall'ottimo lavoro sui social, che ha dato importanti riscontri a questo locale di periferia.

L'intervista a Fedora D'Orazio (Blogger e Social media manager)

Su cosa vi siete concentrate?

Per scelta non abbiamo creato un sito, perché non è dinamico, ma ci siamo concentrate sui social Facebook, Instagram e Twitter.

Pubblicate gli stessi contenuti o li differenziate in base alla piattaforma?

Facebook è quello su cui insistiamo di più e dove si trovano informazioni, video, slideshow fotografici con le preparazioni e così via. Instagram ci serve per il potenziale delle immagini e si rivolge al cliente: vogliamo che sia chi viene a trovarci a inserire foto di ciò che mangia. In merito alle foto ci tengo a specificare che fino ad ora non abbiamo mai utilizzato foto fatte con set, è tutto realtime, fotografato spesso con lo smartphone da Chiara, che essendo blogger è pratica di composizione dell’immagine. Twitter invece lo utilizziamo soprattutto per la partecipazione a eventi e trend topic legati al food in generale, partecipando a discussioni e taggando aziende e influencer a cui ci serve legare il nome del locale.

C’è interazione con il cliente sui social?

Certamente. Mi occupo di un monitoraggio costante attraverso l’hashtag #cafemerenda e la geolocalizzazione del locale, così riesco a scovare quasi tutti i commenti che ci riguardano e a rispondere, sia come Café Merenda, sia come Chiara Caruso, in modo da rafforzare il suo nome come brand.

I risultati sono positivi?

Decisamente. Su Facebook le recensioni sono tutte positive e sono in molti a condividere pranzi, aperitivi, brunch da Café Merenda. Insomma, rispondono al nostro invito di partecipare a questa nostra intenzione di creare familiarità e, a giudicare dai risultati del locale, il passaparola sta veramente funzionando come ci aspettavamo.

Alessandra Tibollo

Agnese Gambini

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