In testa c’è la prestigiosa scuola di cucina e alta pasticceria di Colorno, Alma – Scuola internazionale di cucina italiana. Co-firmatarie sono 20 prestigiose scuole di arti e mestieri italiane, mentre in calce comprare “a sostegno” dell’iniziativa anc

In testa c'è la prestigiosa scuola di cucina e alta pasticceria di Colorno, Alma - Scuola internazionale di cucina italiana. Co-firmatarie sono 20 prestigiose scuole di arti e mestieri italiane, mentre in calce comprare "a sostegno" dell'iniziativa anche Vittorio Santoro per Cast Alimenti. È una lettera-appello, quella delle scuole, indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri della Salute, dell'Istruzione, dello Sviluppo Economico e dei Beni e attività culturali e turismo. 

Una didattica del tutto diversa

Un testo che sottolinea la specificità degli enti di formazione di questo tipo. L'intento è quello di sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di adottare delle misure specifiche in merito alla riapertura di questa tipologia di realtà didattiche. Insomma, un distinguo sui termini della riapertura. Una cosa sono le scuole di ogni ordine e grado, i master e le strutture che possano erogare in ogni caso la loro formazione anche online; un'altra le realtà come le accademie di arti e mestieri, per le quali la didattica è essenzialmente attività pratica da svolgere in laboratorio

Il testo dell'appello

Ecco il testo integrale della lettera promossa dalle scuole.

"Con il presente Appello, gli Istituti di Arte e Mestiere (Scuole o Accademie), con il supporto della Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte di Milano, desiderano far presente alle Autorità in indirizzo, la sostanziale diversità delle nostre realtà formative rispetto alle modalità con cui vengono somministrate le lezioni da parte delle Scuole pubbliche e Università basate sostanzialmente su un insegnamento teorico, rispetto alla prevalente modalità esperienziale e pratica che caratterizza la nostra didattica.

La nostra preoccupazione deriva ovviamente dagli effetti che potrebbero avere le ultime disposizioni in materia di apertura e chiusura del sistema scolastico che se così applicate, in modo generalista, potrebbero procurare dei danni alle nostre realtà di gravissimo rilievo.

Sottolineiamo che la didattica di queste strutture formative in cui si insegnano e tramandano i mestieri d’arte della tradizione italiana, fondamento imprescindibile del nostro Made in Italy, è fortemente e prevalentemente basata sull’attività pratica di laboratorio e che gran parte delle nostre Scuole occupano un gran numero di dipendenti, aiutando inoltre lo sviluppo ed il mantenimento dell’occupazione di molti giovani che proprio per il mezzo dei nostri percorsi formativi, trovano importanti lavori in Italia ed all’estero.

A tal proposito i firmatari del presente Appello si fanno estensori della richiesta di una misura specifica per le nostre realtà, rispetto a quanto attualmente deliberato nella recente normativa (riferimento del DCPM Scuola).

L’esigenza delle Scuole qui rappresentate è quindi quella di aprire il prima possibile un tavolo di confronto per ricercare una soluzione che, pur nel rispetto dei temi di sicurezza della salute che evidentemente sono oggi prioritari, possano venire incontro anche alle esigenze delle nostre strutture.

Dobbiamo in tutti i modi evitare il danno gravissimo, in alcuni casi irrimediabile, che deriverebbe alle nostre realtà, con una perdita straordinaria di competenze e di professionalità che il Paese soprattutto in questo momento crediamo non possa assolutamente permettersi.

Certi di trovare attenzione e ascolto, ci rendiamo subito disponibili per un dialogo al fine di trovare congiuntamente soluzioni con tutta l'urgenza possibile.

Per contattare gli estensori di questa lettera si prega di scrivere a presidenza@scuolacucina.it oppure telefonare allo 0521-525257".

 

Ernesto Brambilla

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