Il Molino Quaglia e Simenza hanno creato una sinergia per rendere più solido il rapporto con i coltivatori e il territorio

Irrobustire i legami di filiera per proteggere il territorio. È questo lo scopo di “Adotta un Raccolto per Petra Evolutiva”, un progetto che vuole mettere in relazione terra, clima, ambienti e uomini. A crearlo, Petra - Molino Quaglia, in sinergia con Simenza, la cumpagnìa siciliana sementi contadine presieduta dal contadino-custode Giuseppe Li Rosi.

Come funziona “Adotta un Raccolto per Petra Evolutiva”

Petra e Simenza offrono la possibilità a contadini, mugnai, pizza chef, pasticceri, panificatori e consumatori di toccare con mano le diverse fasi di sviluppo del grano tenero evolutivo. Dal campo al sacco, i professionisti possono guardare e toccare con mano ciò che succede.

Viaggio in Sicilia

Per rendere più immediata l'esperienza Petra ha pensato di organizzare uno speciale viaggio in Sicilia. Il 12 giugno, in occasione della mietitura, con tanto di convegno e festa conviviale alla Masseria Mandrascate, una dimora storica di Valguarnera Caropepe, in provincia di Enna. «Quando l’energia delle mani incontra l’energia della terra spariscono le paure. Ed è a quel punto che comprendiamo il senso del nostro agire e del nostro aderire a una legge universale e perfetta. Vediamo crescere la produttività dei campi. E capiamo l’importanza di concorrere a un nuovo modo di fare economia», afferma Li Rosi.

I protagonisti di questo progetto sono ventuno ettari di grano tenero evolutivo. Suddivisi nei singoli appezzamenti degli adottanti e posizionati in contrada Pietra Pesce, sempre in provincia di Enna e non lontano da Morgantina, l’attuale Aidone.

«Petra Evolutiva è una farina che cambia. Di anno in anno. Per questo il sacco porta inciso l’anno specifico di raccolta. Insieme al nome di colui che ha adottato quella precisa sezione di raccolto», commenta Chiara Quaglia. Ricordando la forte identità di una farina tracciata, dalla terra alla tavola, figlia di una filiera trasparente e sostenibile.

Non solo: una farina alla quale è stato dedicato un preciso impianto molitorio, costruito su misura, a Este. Per rispettare tutte le diversità di cui si fa portavoce. «Per questo è fondamentale trasmettere al consumatore i valori portanti del progetto. Un impegno che mette in prima linea tutti gli artigiani. Del resto, oggi più che mai, il consumatore ha bisogno di dare un significato al suo acquisto».

Gli aderenti al progetto

Ecco chi ha adottato il raccolto 2022:

Petra Evolutiva
Petra Evolutiva
  • Corrado Celebre: Celebre (10 locali nel sud della Germania e 1 a Barcellona)
  • Pierangelo Chifari: Archestrato di Gela (Palermo)
  • Claudio Colombo: Pasticceria Colombo (Barasso e Comerio, Varese)
  • Roberto Costagliola: Maestro (Castellcir, Barcellona)
  • Carlo Alberto Di Principe: Olio d’Oliva (Sofia, Bulgaria)
  • Pasquale Laganà: Panificio Laganà (Messina)
  • Fabio Longhin: Pasticceria Chiara (Olgiate Olona, Varese)
  • Gianni Occhipinti: Convivio (Modica, Ragusa)
  • Mirko Petracci: La Scaletta e So’ Quadro (Ascoli Piceno)
  • Paolo Piantoni: èl Forner (6 locali a Brescia)
  • Massimiliano Prete: Gusto Divino (Saluzzo) e Sestogusto (Torino)
  • Massimo e Davide Quaglia: Pane Quaglia (Sant’Urbano, Padova), Mama (Lendinara, Rovigo)
  • Lello Ravagnan: Grigoris, LaBakery e TheBakery (Mestre)
  • Corrado Scaglione: Lipen e Cerere (Canonica di Triuggio, Monza e Brianza)
  • Tommaso Vatti: La Pergola di Radicondoli e Autoctona (Radicondoli, Siena)
  • Alessandro Napolitano, protavoce del gruppo Facebook Infarinando.

Stefania Leo

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here