Nuova avventura nelle Langhe per il gelatiere pluripremiato Alberto Marchetti. Ad Alba (Cuneo) è aperta da pochi giorni la nuova gelateria del maestro gelatiere torinese, ed è il settimo punto vendita dopo quelli già rodati a Torino, Milano e Alassio. 

Nuova avventura nelle Langhe per il gelatiere pluripremiato Alberto Marchetti. Ad Alba (Cuneo) è aperta da pochi giorni la nuova gelateria del maestro gelatiere torinese, ed è il settimo punto vendita dopo quelli già rodati a Torino, Milano e Alassio. La filosofia della gelateria di Alba rimane coerente con l'offerta di Marchetti, molto vicina al mondo Slow Food di cui Alberto è figura di riferimento per tutto ciò che ruota intorno al gelato. Marchetti ci ha raccontato che considera questo piccolo punto vendita una gelateria-bomboniera.

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Il maestro gelatiere Alberto Marchetti

«Conquistare lentamente con la qualità superiore»

«Siamo attivi da 10 giorni», spiega lui a dolcegiornale.it, «e sono andati molto bene. Anche perché abbiamo aperto in concomitanza con l'avvio vero dell'estate, con sole e caldo. Ci piace sfruttare il passaparola, conquistare gradualmente per la nostra qualità. Dei sette punti vendita, questo è il più piccolo: un localino di 20 mq, con una offerta di soli 12 gusti di gelato, sia creme che frutta, e quattro granite. Abbiamo dedicato un'ampia parte della gelateria allo shop con i prodotti a base nocciola che abbiamo anche a Casa Marchetti a Torino e che produciamo con Alta Langa Azienda Agricola».

«Un pdv riservato ai gusti più particolari»

L'idea è sempre quella di offrire un gelato fresco, semplice e buono, fatto solo con ingredienti di massima qualità e provenienti da piccoli produttori selezionati, sempre con un occhio di riguardo verso la salvaguardia e la valorizzazione dei prodotti dei Presìdi. La gelateria, che è posizionata nel centro pedonale di Alba, è aperta dalle 12 a mezzanotte e impiega tre persone. «Una di questa è stata formata a Torino, per garantire gli stessi standard di servizio», spiega Marchetti. «Puntiamo certamente sul turismo, anche se in Langa è più forte in autunno piuttosto che in piena estate. Abbiamo voluto una selezione ristretta di gusti, privilegiando quelli particolari come il cioccolato bianco al sale o la crema alle paste di meliga e lime. C'è una piccola evoluzione nel design del punto vendita, ma per lo più riprende lo stile delle altre. Stessa identità, ma questa è una piccola "bomboniera" di pregio».

Il lavoro con la Fondazione Slow Food per la biodiversità

Quarta città, sette gelaterie, di diceva. «Per il momento non dovremmo aprirne altre, prima servono le persone formate da staccare da Torino. Inutile cercare location se non sai a chi affidarle, e noi restiamo fedeli alla gestione diretta, senza soluzioni in franchising», chiude Marchetti. Il gelatiere collabora dal 2008 con la Fondazione SlowFood per la Biodiversità Onlus. Sono nati da questo lavoro comune i gelati dei Presìdi: la robiola di Roccaverano, la farina bòna, la fragola di Tortona e il Ramassin della Val Bronda, il cioccolato Chontalpa e il gusto al Montebore, prelibato formaggio plurisecolare che rischia di scomparire.

Ernesto Brambilla

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