La manifestazione organizzata da Associazione italiana gelatieri ha visto trionfare la Cina. Sul podio Giappone e Uzbekistan

Con un sorbetto di litchi profumato al pepe verde di sichuan e zenzero, con crumble di semi di girasole mandorle e sesamo nero, salsa al tè verde e liquore al bambù e perle di occhi di drago, la Cina ha portato a casa la vittoria nella competizione Gelato World Heritage.  Il podio della gara a squadre, ciascuna delle quali con la partecipazione di esperti gelatieri italiani, ha visto al secondo posto la squadra del Giappone e al terzo dell'Uzbekistan.

«Un messaggio di ripartenza per tutta la filiera»

«È stata un'edizione ricca di emozione e di novità», ha spiegato Claudio Pica,  Segretario Generale dell'Associazione italiana gelatieri, che ha organizzato la manifestazione all'interno del Congress Center La Nuvola durante la manifestazione Excellence Food Innovation. «Abbiamo voluto dare un messaggio, oltre che di pace e scambio culturale, anche di ripartenza. Bisogna far ripartire tutta la filiera e aprirsi a nuovi mercati esteri. L'internazionalizzazione deve essere l'input per creare business e per valorizzare sempre di più l'eccellenza che rappresenta il gelato artigianale italiano».

Le scelte dei Paesi giunti sul podio

Il Giappone è arrivato al secondo posto con il suo "Hojicha", un gelato ottenuto dall’infusione con latte senza alterare qualità e sentori di uno dei più antichi tè della tradizione giapponese nato i primi del Novecento. "Le vie della seta", invece, ha ottenuto il terzo posto, grazie al sorbetto al melone uzbeko con mandorla vestita di uva nera e sorbetto al melograno con crumble di albicocche essiccate e mandorle, fior di zafferano e miele di cotone con noci caramellate.

I gusti vincitori da assaggiare nelle gelaterie aderenti

Erano sette le squadre in gara (Italia fuori gara come nazione ospitante): Arabia Saudita, Bulgaria, Cina, Egitto, Giappone, Thailandia e Uzbekistan. I gelati vincitori potranno essere assaporati in diverse gelaterie italiane per tutta la settimana.

Ernesto Brambilla

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