Bianco latte di giorno, blu fluo la sera. La gelateria Candela di Alicante cambia look durante la giornata, grazie agli effetti della luce

ALICANTE (SPAGNA). È un vero e proprio laboratorio di sperimentazione la gelateria Candela progettata da Arqdeco Creative Projects, ad Alicante. Il blu fluorescente che avvolge lo spazio ne è il chiaro segno distintivo e l’interior design è impostato su una suddivisione in zone in base ai diversi prodotti, che variano dall’ampia scelta di gelati alla proposta di cocktail. È proprio il gelato, come alimento dalle proprietà benefiche per la salute e oggetto di continua sperimentazione, ad aver generato l’idea di uno spazio atipico e insolito che permeasse l’esperienza dell’utente dello spirito innovativo del locale. Gli originari 35 metri quadrati sono stati successivamente quasi raddoppiati (68 mq) per ospitare un bar, un’area di consumo in loco e un’area cocktail.

Le luci modellano le superfici interne

Lo spazio si presenta asettico per trasmettere la sensazione di ordine e pulizia, accentuata dall’uso puro del blu e del bianco, ma anche della luce come materia aggiuntiva per controllare, modificare e modellare le superfici interne. Durante il giorno predomina la luce bianca per trasmette trasparenza, pulizia e professionalità, che scompare al calare della sera quando sopraggiunge l’immagine generata dall’illuminazione a tinte blu, che dà l’illusione di entrare in un dolce ghiacciaio. Sensazioni ottenute dalla forte materialità che contraddistingue il progetto, in primis grazie dall’uso del materiale utilizzato per il rivestimento delle pareti (mini-sling sheet microforati), freddo al tatto, che trasmette trasparenza e che, tramite l’illuminazione a luce fredda, evoca la sensazione di una pelle gelata. L’effetto di freschezza viene aumentato dal poli-vinil-butirrale (PVB) del vetro di facciata, che tinge di blu la luce in entrata.

Un look da laboratorio futuristico

Tutti i dettagli sono stati studiati per evocare l’estetica di un laboratorio futuristico: dal logo, che ricorda il simbolo del calcio della tavola periodica degli elementi, alle pareti retroilluminate, fino ai tubi che percorrono e disegnano lo spazio e supportano gli apparecchi di illuminazione in corrispondenza dell’algida area consumazione e vendita, entrambe arredate con elementi d’arredo ed espositivi in bianco assoluto. Ambientazione e criteri espositivi seguono lo stesso principio innovativo. Il cuore pulsante del punto vendita è il bancone espositivo a 18 carapine con tecnologia Panorama  di IFI, che permette di regolare due temperature sullo stesso ripiano e di ottimizzare lo spazio. La destagionalizzazione del gelato è uno dei grandi obiettivi della gelateria Candela, che nasce da zero e non è condizionata da tradizioni famiglia. Pertanto, le strategie di esposizione del prodotto puntano a mettere in risalto la vetrina espositiva, che può ospitare la grande quantità di prodotti secondo una vasta gamma di offerta. Si va dai gelati tradizionali ai prodotti surgelati come torte, cheesecake, San Marcos (ovvero un secchiello con strati di gelato alla crema alternati a strati di pan di Spagna e gelato al cioccolato), Red Velvet e torta di carote a cubetti con biscotto Speculoos, la linea per i bambini, i sorbetti a due gusti (frutta oppure frutto+spezia), e il “gelato dello Chef” che cambia ogni mese: una strategia per attirare il pubblico con un nuovo sapore ogni 30 giorni.

Dallo studio del logo al concept

Il concept del logo di Candela nasce dall’intuizione di José Manuel Marcos Candela, proprietario del locale, di utilizzare il simbolo del calcio della tavola periodica, elemento chimico che fa parte del latte, fra gli ingredienti base della gelateria. La “Ca” che riprende il nome Candela è stata poi accompagnata nel disegno definitivo di Arqdeco da un elemento professionale -11 ºC, la temperatura di servizio del gelato. Tale concept, come affermano gli stessi progettisti, è stato fondamentale per rafforzare l’idea del gelato come alimento e non come prodotto consumato per capriccio, tanto da giustificarne il prezzo, le calorie contenute e altri aspetti che di solito ne inibiscono la commercializzazione. La sperimentazione o collaborazione attiva fra committenza e progettisti ha dato modo di essere trasposta nell’interior design come laboratorio di esperienze, lontano dall’immagine convenzionale di gelateria.

elena bertero

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