L’associazione produttori di macchine per il gelato lancia un appello nel nome della gelateria italiana e della vitalità del settore, una eccellenza del made in Italy

Il gelato artigianale italiano è una eccellenza riconosciuta, tanto quanto lo sono i produttori delle macchine per il gelato, che vantano una leadership qualitativa nel mondo. Ed è con la bella stagione che le vendite di gelato raggiungono il loro apice, ed è quindi fondamentale non perdere questi mesi di attività.  Per questo il presidente di Acomag, associazione che raggruppa 14 produttori di macchine per la produzione del gelato, lancia un appello per la riapertura al Presidente del Consiglio e un messaggio di impegno e buona volontà in termini di buone prassi operative a tutela della salute. Ecco di seguito il testo dell'appello, che riportiamo integralmente.

Al Gentilissimo Presidente del Consiglio dei Ministri, 

Mi chiamo Marco Cavedagni e Le scrivo a nome dell’Associazione Nazionale Costruttori Macchine Arredamenti Attrezzature per Gelato Acomag che ho l’onore di presiedere. La nostra Associazione consta di 14 fabbricanti con 1.000 addetti ed un fatturato di oltre 500 milioni con una percentuale di export vicina all’80 %. Pur nella dimensione contenuta, la nostra associazione rappresenta nel mondo un’eccellenza del made in Italy che si appoggia e va insieme ad un’eccellenza gastronomica nazionale quale quella del gelato artigianale di tradizione Italiana. I nostri clienti principali sono le gelaterie ed il mercato singolo più importante è quello Italiano dove operano circa 20.000 gelaterie. L’aspetto che sento doveroso portare alla Sua attenzione è che il nostro mondo è caratterizzato da una fortissima stagionalità ed una gelateria, pur avendo costi spalmati su 12 mesi, ha una percentuale di ricavi fortemente concentrata in pochi mesi dell’anno. I mancati introiti già subiti a causa del fermo al DPCM dell’ 11 Marzo 2020, avvenuto in alcune tra le più proficue settimane dell’anno, hanno prostrato la situazione finanziaria di molti esercizi ed il loro protrarsi comporterà la chiusura di qualche migliaio di gelaterie con un inevitabile effetto domino su tutta la filiera produttiva che, oltre ai nostri associati, comprende anche i fabbricanti di ingredienti e di accessori. La mia preghiera è allora quella di voler considerare con la massima attenzione, nel valutare un calendario di riaperture, questa particolare esigenza del nostro settore al momento di stabilire una scala di priorità. Una volta che Ella voglia considerare questa possibilità, la mia Associazione si impegna a cooperare per redigere nel modo più professionale una prassi operativa che rispecchi in pieno le regole Haccp e le direttive dei decreti ministeriali in modo da costituire una valida difesa per il bene che tutti noi consideriamo prioritario: la salute della collettività. Le auguro di cuore un buon lavoro e Le esprimo la mia personale vicinanza per i Suoi sforzi ed il Suo impegno in questo momento. 

Marco Cavedagni - Presidente ACOMAG 

Redazione

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