14Assistenza sanitaria integrativa rafforzata, aumento in busta paga di 100 euro a regime, innovazioni mirate al recupero della produttività: sono queste le basi del nuovo  Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per i dipendenti dei settori dei Pubbl

14Assistenza sanitaria integrativa rafforzata, aumento in busta paga di 100 euro a regime, innovazioni mirate al recupero della produttività: sono queste le basi del nuovo  Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per i dipendenti dei settori dei Pubblici esercizi, della Ristorazione collettiva e commerciale e del Turismo. Il contratto, di durata quadriennale, è stato siglato dalle associazioni di settore Fipe (Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi), Angem e Legacoop Produzione e Servizi, che rappresentano la quasi totalità delle imprese del comparto, e, per la parte sindacale, dai rappresentanti di Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL.

Il contratto ha un campo di applicazione importante: interessa oltre un milione di addetti di un settore, quello del fuoricasa italiano, dove operano più di 300mila imprese, con un fatturato di oltre 80 miliardi di euro. Parliamo di bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, mense scolastiche ospedaliere e aziendali, grandi realtà della ristorazione commerciale multi localizzata, imprese della ristorazione collettiva, cooperative della ristorazione, stabilimenti balneari, discoteche, sale giochi.

Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe, è «certo che le importanti innovazioni previste dal contratto, che garantiranno una maggiore flessibilità operativa, saranno la leva per favorire quel recupero di produttività necessario per sostenere gli investimenti migliorativi e rafforzare lo sviluppo di un settore chiave dell’economia italiana».

Soddisfazione anche da Carlo Scarsciotti, presidente Angem, e di  Alberto Armuzzi, responsabile del settore ristorazione e membro del Consiglio di Presidenza di Legacoop Produzione e Servizi, per il quale «avere finalmente un contratto che disciplina questo vasto settore consente alle cooperative di poter operare in un mercato con più regole, migliorare la qualità dei servizi resi alla collettività e avere maggiori tutele per i soci lavoratori».

Ernesto Brambilla

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