La caffetteria-pasticceria Pavè di Milano a inizio anno ha inaugurato il suo nuovo laboratorio produttivo, 400 mq destinati a pasticceria, pane e gelati (ne abbiamo scritto diffusamente qui). Per l’impasto del pane, per quello dei croissant, e naturalm

La caffetteria-pasticceria Pavè di Milano a inizio anno ha inaugurato il suo nuovo laboratorio produttivo, 400 mq destinati a pasticceria, pane e gelati (ne abbiamo scritto diffusamente qui). Per l’impasto del pane, per quello dei croissant, e naturalmente per quello delle colombe e degli altri lievitati, tutto passa dalla impastatrice a bracci tuffanti, che «Lavora circa 220 chili di impasto al giorno, più di 6.000 chili al mese», spiega Giovanni Giberti, titolare del locale con Luca Scanni e Diego Bamberghi. La loro scelta è l’impastatrice a tuffanti a vasca fissa IBT2 di Sottoriva. La macchina è particolarmente indicata per impasti teneri, delicati e che necessitano di molta aerazione. Il particolare sistema a bracci tuffanti ossigena l’impasto senza però riscaldarlo, pur avendo un’alta velocità di lavoro. La vasca è in acciaio inox. Questa versione a 2 velocità ha un motore da 2 kW e gestisce 50 chili di impasto alla volta.

Ernesto Brambilla

Matiba

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