Un’attrezzatura che consente di tracciare la filiera di un intero lotto di gelato, gli ingredienti utilizzati, il pdv di destinazione del prodotto e molto altro

Maria Agnese Spagnuolo, titolare della gelateria Fatamorgana (che oggi conta 9 pdv, ne abbiamo parlato qui) ha un laboratorio produttivo ingegnerizzato a Palombara Sabina (Roma). Fra le attrezzature che l'imprenditrice ha scelto per ottimizzare i flussi di lavoro c'è l’etichettatrice Ferlabel. Quando il codice a barre esce dall'etichettatrice per l’operatore addetto alla produzione è come quando appare la scritta “The end” alla fine di un film. Le informazioni contenute dal codice a barre sono i titoli di coda, in cui si possono trovare la ricetta, gli ingredienti utilizzati, il lotto di produzione, il punto vendita di destinazione. «Questo ci consente anche di rispondere a un’eventuale criticità con un lotto di produzione. Se qualcosa dovesse essere andato storto, riusciamo a individuare e ritirare tutte le vaschette con lo stesso codice nei vari punti vendita». Hanno un codice a barre anche i preparati Fatamorgana che vengono inseriti nelle ricette e anche in quel caso il software è impostato per lo scarico del prodotto ad ogni utilizzo e la tracciabilità dell’intero lotto.

Alessandra Tibollo

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