Non sta fermo un attimo, Damiano Carrara. Chiuso l’impegno da giudice di Bake Off Italia – Dolci in forno, dove ha esordito accanto a Clelia D’Onofrio e Ernst Knam nell’ultima edizione, e completato anche quello nella giuria della versione Junior del p

Non sta fermo un attimo, Damiano Carrara. Chiuso l’impegno da giudice di Bake Off Italia – Dolci in forno, dove ha esordito accanto a Clelia D’Onofrio e Ernst Knam nell’ultima edizione, e completato anche quello nella giuria della versione Junior del programma, si è messo a girare l’Italia in compagnia di Katia Follesa per un nuovo programma che metterà a confronto i pasticceri e che andrà in Tv il prossimo anno. Gli “tocca” anche viaggiare lungo gli Stati Uniti per il tour promozionale del suo libro. Intanto vuole potenziare le Carrara Pastries aperte in California dal 2012 con il fratello e pensare anche a come portare il brand nella sua Italia. «Ho 31 anni, giro il mondo da quando, adolescente, andai in Irlanda a lavorare», ci spiega Damiano, «al ritorno vedevo le cose in maniera diversa e ho sempre avuto voglia di aprire qualcosa di mio». Oggi quel qualcosa comincia ad avere dimensioni importanti: due locali già aperti in California, il primo dei quali sta per essere completamente stravolto e ristrutturato (ne parliamo sotto); un laboratorio di 350 metri quadrati che serve entrambe le pasticcerie; un’idea di aprire a downtown Los Angeles («Ma bisogna pensarci bene, la piazza è ricca di competitors anche se nessuno fa la qualità che abbiamo noi»); una ditta di import aperta sempre negli Stati Uniti con il fratello Massimiliano per avere la massima libertà di approvvigionarsi di materie prime italiane; un progetto per sbarcare a Milano.

Il rinnovamento del locale di Moorpark, piccolo centro a Nord di Hollywood, porterà ad avere 500 metri quadrati a disposizione e 200 posti a sedere patio incluso. «Stiamo realizzando tutto con ifi (azienda di Tavullia specializzata in arredi per locali food&beverage, ndr) e i lavori partiranno, salvo imprevisti con le autorizzazioni, con il nuovo anno. Serviremo un’offerta più ampia rispetto all’idea di pasticceria italiana, ma il mercato chiede questo, insieme alla qualità. Non mi basta un “italian sounding”, non basta offire qualcosa di simile all’Italia, io voglio dare loro l’Italia in America». Damiano non si fa distrarre dalla notorietà televisiva: «La tv non deve farti montare la testa, io la sfrutto per quello che è: una ottima occasione per farsi pubblicità e generare opportunità di business». Da qui deriva il progetto di espansione in Italia, ancora in fase di studio.

Come si rinnova la prima delle Carrara Pastries: aree definite e laboratori-show

Nella nuova pasticceria Carrara che vediamo nei rendering in foto, l’offerta delle differenti tipologie di prodotto è articolata attorno alle diverse modalità di degustazione: che si tratti di una consumazione rapida, al banco o d'asporto, oppure di una più rilassata in sala, comodamente seduti. A spiegarci passo passo le scelte effettuate nel progettare il rinnovo del locale di Moorpark è l’architetto Luigi Iacopini, a capo del shopfitting consulting department di ifi. «Le lavorazioni più interessanti e artigianali dei laboratori di pasticceria e gelato sono portate all’attenzione del pubblico attraverso le vetrate trasparenti. Il bancone squadrato di linea minimale, pensato a forma di “U” e ruotato a 45° secondo l’orientamento inclinato della parete d'ingresso, permette un’ottimale distribuzione dei servizi, individuando in maniera definita le aree di caffetteria, pasticceria, gelateria, cocktail bar e zona cassa. Due isole di lavoro attrezzate e un mobile contenitore divisorio per lo stoccaggio del packaging, che delimita un’area office, completano l’arredo e l’organizzazione dell’area somministrazione. Un’area delimitata da vetrate trasparenti individua nella zona pubblica una “classroom”: un ulteriore ambiente flessibile dedicato ai pastry show e all’accoglienza di eventi. Le aree destinate all’accoglienza sono divise in zone “fast”, dalle sedie e tavoli alti, e da zone “slow” con sedute imbottite e poltroncine». Le scelte di “mood” e di ambientazione sono legate principalmente alle caratteristiche del locale: pavimenti in cemento industriale e zone rivestite in legno, pilastri in ferro e impianti a vista insieme ai colori caldi e materiali naturali cari all’immagine coordinata di Damiano Carrara, come il rosso, il simple white e i legni di essenza chiara.

 

Ernesto Brambilla

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