In 173 anni la pasticceria Besuschio di Abbiategrasso è diventata una vera e propria istituzione, con una famiglia che si avvicenda alla guida di questa attività – che oggi dà lavoro a 17 persone –  per ben sei generazioni e oggi guidata da Andrea Besu

In 173 anni la pasticceria Besuschio di Abbiategrasso è diventata una vera e propria istituzione, con una famiglia che si avvicenda alla guida di questa attività - che oggi dà lavoro a 17 persone -  per ben sei generazioni e oggi guidata da Andrea Besuschio e suo figlio Giacomo, 25 anni, laureato in Scienze dell’Alimentazione, che da qualche anno ha deciso di seguire le orme paterne.

Con una così lunga storia è normale che un locale evolva, sia per presentarsi con una immagine più fresca, sia per adeguarsi ai nuovi stili di consumo; così oggi la pasticceria Besuschio si presenta con una veste tutta nuova. Un rinnovamento che valorizza lo sviluppo in lunghezza degli spazi, e si presenta con una vetrina (Ciam) che consente una grandissima visibilità dei prodotti, della lunghezza di ben 10 metri, che si conclude con lo spazio caffetteria.

Un progetto lungamente meditato dalla famiglia Besuschio, realizzato nell’arco di pochi mesi (a partire da aprile a fine estate) e firmato dall’architetto Simone Colombo, senza mai chiudere l’attività.

Con il restyling completo del negozio viene presentata in anteprima un’altra novità: è La sesta, una torta esagonale (una forma che ricorre nel decor dei nuovi packaging, oltre che nei pavimenti del locale) composta da morbido biscotto al pistacchio e cremoso al cioccolato fondente con gelatina di lampone: perfettamente equilibrata nelle sue componenti e non troppo dolce, come è nella tradizione dei dolci firmati Besuschio. La torta entrerà in produzione a partire da ottobre, in occasione della festa patronale, e sarà proposta per ora in un solo formato, da 6 persone, circa 48 euro/kg.

Una novità che si affianca alla pasticceria mignon, alle torte e ai prodotti storici firmati Besuschio, come il rinomato panettone, ma anche dolci come Fior di Gianduia, il Pan Meino, il Besuschino (una bevanda a base di caffè e cioccolato), il Biegrasòt, cioccolatino maxi dedicato alla sua città.

Redazione

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