Gianluca Fiorentino, 32 anni, napoletano di origine, da alcuni anni vive e lavora nel Canton Ticino. Era uno dei tre componenti della squadra nazionale svizzera, che nella finale della Coppa del mondo di pasticceria, gelateria e cioccolateria Fipgc a H

Gianluca Fiorentino, 32 anni, napoletano di origine, da alcuni anni vive e lavora nel Canton Ticino. Era uno dei tre componenti della squadra nazionale svizzera, che nella finale della Coppa del mondo di pasticceria, gelateria e cioccolateria Fipgc a Host 2017 ha vinto il primo premio nella categoria dessert al piatto.Gianluca Fiorentino Dolce al piatto

«Dal punto di vista personale, una gioia unica - racconta il giovane pasticcere - Sul fronte lavorativo, sono ancora più umile, perché ho visto che c’è ancora tanta strada da fare per arrivare in alto e io, finora, ho fatto solo piccoli passi». Dal punto di vista economico, invece, le ricadute della vittoria sono nulle: «In Svizzera la partecipazione ai concorsi non è sentita, non porta business». Nonostante questo, Fiorentino sta facendo tesoro della partecipazione sia al concorso di Host Milano, sia alla successiva finale mondiale di Rimini, dove la squadra elvetica non è riuscita a salire sul podio. «In gara ho avuto modo di vedere quanta passione per il mestiere c’è nei professionisti, ho capito che ci sono tante persone come me e che non sono solo. Ho stretto mani di mostri sacri della pasticceria, ho conosciuto persone stupende, ancora umili e con voglia di imparare dopo tutti i traguardi raggiunti».

Una lezione che Fiorentino sta mettendo in pratica. Approfittando di una pausa nella sua carriera, sta studiando per diventare specialista di gestione aziendale per piccole e medie imprese con indirizzo pasticceria. Il sogno: mettersi in proprio e aprire un laboratorio di alta pasticceria sperimentale a Zurigo. «Un posto dove non si entri solo per gustare un dolce, ma per vivere un’emozione - racconta - Un’offerta composta di pochi pezzi, curati nei dettagli. Buoni dolci oggi si possono mangiare ovunque, ma pochi ti fanno fare “wow”. Voglio stupire».

Flavia Fresia

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